-Siti archeologici della provincia di Oristano-
In questa sezione vi portiamo alla scoperta dei siti archeologici più belli della provincia di Oristano: nuraghi, pozzi sacri, tombe dei giganti, Domus de Janas, menhir, dolmen, aree archeologiche, circoli megalitici, fonti nuragiche, tombe a prospetto architettonico, templi nuragici e monumenti del periodo fenicio, punico e romano. Un lungo viaggio che ci porterà a conoscere i principali monumenti archeologici della provincia e tante aree poco conosciute ma estremamente interessanti!
Tra i più belli vi segnaliamo:
-il Nuraghe Losa di Abbasanta,
-il pozzo sacro di Santa Cristina a Paulilatino,
-l’area archeologica di Tharros a Cabras,
– menhir di Monte Corru Tundu a Villa Sant’Antonio,
-il parco archeologico di Iloi a Sedilo,
-il nuraghe Nuraddeo di Suni,
-le domus de janas di Prunittu a Sorradile
-il nuraghe Crabia di Bauladu
-il nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu
-il nuraghe Elighe Onna di Santu Lussurgiu.
Area sacro funeraria di Mesu Enas, Abbasanta
Area particolare contraddistinta dal recinto megalitico, all'interno del quale è situato il dolmen. A circa 20 m dal dolmen, a ridosso del recinto e all'esterno di esso, si trova la domus ...
Nuraghe Aiga, Abbasanta
È uno dei più ragguardevoli nuraghi dell'altopiano di Abbasanta , che ne è ricchissimo . A struttura complessa , mai scavato , è parzialmente crollato nelle parti aggiunte , a...
Nuraghe Losa, Abbasanta
Paleotur Soc. Coop. 078552302 – 3297260732 – 3319128790
www.nuraghelosa.net
[email protected]
Come arrivare:
Dalla SS. 131 prende lo svincolo all'altezza del km 123 e si seguo...
Nuraghe Zuras, Abbasanta
Il nuraghe Zuras si trova circa 3,5 chilometri a ovest del centro abitato di Abbasanta , a breve distanza dalla strada provinciale per Santu Lussurgiu . La semplice to...
Tomba dei giganti Su Pranu est, Abbasanta
La Tomba dei giganti di Su Pranu est si presenta in cattivo stato di conservazione. Sono comunque leggibili le sue componenti fondamentali. Nella facciata, si trovano nelle posizioni originarie ...
Betili e altri reperti, Aidomaggiore
I betili di Aidomaggiore si distinguono per gli oculi semisferici , da tre a quattro , equidistanti dallo spigolo del coronamento e con misure equivalenti . Il betilo ...
Nuraghe Benezziddo, Aidomaggiore
Il nuraghe, a torre semplice, mostra un ingresso architravato (m. 0,77 h. architrave) con spiraglio di scarico, attraverso il quale si accede ad un breve corridoio (m. 3,60 di lunghezza), caratterizzato...
Nuraghe Lobaos, Aidomaggiore
Il nuraghe è del tipo a torre semplice, di forma circolare (m.12,30 x 11,50) con ingresso architravato orientato a sud.Un breve corridoio (lungo m.3,73 e largo m. 1,70) di sezione tr...
Nuraghe Lobaos II, Aidomaggiore
Il nuraghe, a tholos, è costituito da una semplice torre circolare (m. 11 x 11,25) con ingresso (largh. m. 1,20) architravato e con spiraglio di scarico di forma triangolare. Il ...
Nuraghe Sa Jua, Aidomaggiore
Il corpo principale del monumento è costituito da un nuraghe monotorre al quale si accede mediante un ingresso architravato, con relativo spiraglio di scarico. Nel corridoio retrostante l'ingresso do...
Nuraghe Sanilo, Aidomaggiore
Il monumento appare costituito da un corpo centrale costituito da un nuraghe a tholos al quale si addossa un rifascio, con tre torri aggiunte determinanti la caratteristica struttura trilobata....
Nuraghe Sorolo, Aidomaggiore
Il nuraghe è di forma circolare, con ingresso (altezza attuale m. 1,60) architravato e con spiraglio di scarico, che immette in un brevissimo corridoio d'accesso, con nicchia semicircolare sulla destra ...
Nuraghe Tosingalu, Aidomaggiore
Il nuraghe si presenta come una semplice torre troncoconica, elegante e slanciata, (alta circa 10 m.) realizzata con ordinati filari di blocchi, pressoché isodomi, accuratamente lavorati a martellina, di dimensioni ...
Tomba dei giganti Iscrallotze, Aidomaggiore
La tomba di giganti di Iscrallotze, ubicata sul margine dell’altopiano basaltico che domina la media valle del fiume Tirso, è stata interessata da indagini di scavo compiute nel corso del 2008-2009. Il m...
Tomba dei giganti Sa Tanca 'e S'Ozzastru I, Aidomaggiore
La sepoltura è del tipo dolmenico con stele bilitica, di cui rimane solo lo spartito inferiore, ornato da cornice e coppelle. La fronte arcuata è orientata a sud - sud est.
Il m...
Dolmen Benezziddo, Aidomaggiore
Rispetto alle domus de janas, meglio rappresentata è la categoria delle sepolture megalitiche di tipo dolmenico, con la caratteristica struttura trilitica ; infatti i dol men con 10 esemplari costituiscono ...
Domus de janas di Tuvamene, Aidomaggiore
Le Domus de janas del territorio di Aidomaggiore sono rappresentate da una piccola necropoli e di un ipogeo isolato , ubicati nella porzione settentrionale del territorio comunale ...
Nuraghe Iscrallotze, Aidomaggiore
Il nuraghe a corridoio di Iscrallotze è di forma ellittica, lungo circa m. 12, abbastanza ben conservato per un'altezza media residua di circa 4 metri.
Il monumento è oggi accessibile all'interno grazie a...
Nuraghe Tulinu, Aidomaggiore
L'ingresso, orientato a sud est, appare sormontato da un'architrave accuratamente lavorata a martellina (m. 1,60 - 1,47 largh. x 0,41 h.) permette l'accesso ad un breve corridoio (lungo m. 3,20 e largo m. 1,50) sulla...
Tomba dei giganti Maschiola, Aidomaggiore
L'esistenza della sepoltura è attestata dalla presenza di diversi conci di elegante fattura, alcuni dei quali utilizzati nella costruzione di una capanna moderna, ormai in rovina, edificata ...
Tomba dei giganti Sa Mura, Aidomaggiore
Della tomba, oggi andata distrutta, rimane soltanto la "stele" centinata bilitica: la lastra di base dalla forma di un lungo ed assimetrico quadrilatero, con il lato destro più corto di quello sinistro, e il ...
Area archeologica di Erighighine, Aidomaggiore
La fonte La fonte, realizzata con lastre di basalto, è di pianta ellittica con volta composta da filari aggettanti a sezione semicircolare, ed ancora oggi viene utilizzata per l'approvvigionamento ...
Dolmen Mura Fratta, Aidomaggiore
Il monumento, di tipo semplice, mostra una pianta ellittica (m. 3,70 x 6,70) definita da sei lastroni ortostatici sormontati da una grande lastra di copertura.
L'ingresso di luce rettangolare (base m. 0,40 x 0,56...
Dolmen Su Succhiau, Aidomaggiore
A circa 150 metri dal nuraghe omonimo sorge questo piccolo dolmen. Si tratta di un dolmen di tipo semplice, con pianta sub-circolare definita da quattro lastre ortostatiche infisse al suolo, sormontate da un lastrone...
Nuraghe Mura Fratta, Aidomaggiore
Si tratta di un nuraghe a corridoio con pianta di forma ellittica (m. 11,10 x 16) realizzato con pietre di media dimensione, più grandi alla base e di misura decrescente verso la sommità del monumento, disposte i...
Nuraghe Su Succhiau, Aidomaggiore
Si tratta di un nuraghe a torre semplice di forma circolare (m. 14 x 13 circa), realizzato con pietre di grandi dimensioni presso la base e con massi di medie dimensioni nei filari superiori.
Un ingresso esposto...
Nuraghe Caddaris, Aidomaggiore/Dualchi
Si tratta di un nuraghe a torre semplice al quale si accede tramite un ingresso a luce trapezoidale (m. 2,10 altezza X 1,20 larghezza al piano di campagna attuale), sormontato da un architrave con...
Domus de Janas di Marajana, Allai
Sul versante E dell’altura di Pranu sono le sette tombe di Marajana. Di queste particolare attenzione merita senz’altro la tomba I: un ipogeo pluricellulare, che presenta residui di partiture archit...
Domus de janas Sa Cisterra, Allai
L’ipogeo di Arasseda, caratterizzato da un ingresso a pozzetto, monocellulare con volta a forno, si apre su un basso affioramento trachitico ad alcune decine di metri a S del nuraghe omonimo. Di notevole interesse le incis...
Ponte Romano Ponti 'Ecciu, Allai
il ponte romano di Allai, costruito, lungo il percorso della strada romana che collegava Neapolis con Uselis, con tecnica in opus quadratum su nucleo cementizio, è databile al I sec. d.C. Attualmente il p...
Tempio a pozzo di Orri, arborea
Autrice: Claudia Nocco La struttura del tempio a pozzo di Orri presenta un’opera poligonale o subquadrata, fabbricato con tecnica nuragica. Questa tipologia d’opera si colloca per B. Sanna fra il gruppo dei pozzi...
Domus de janas Crabiosu - Domus de janas Istudulè
Nel territorio di Ardauli sono stati censiti finora 32 ipogei funerari neolitici del tipo a domus de janas, meglio conosciuti qui con il termine musuleos. Sos musuleos (i mausolei) costituiscono ...
Domus de janas di Mandras, Ardauli
Leggi l'articolo completo qui: https://www.academia.edu/
La necropoli di Mandras e la Tomba Dipinta
Autrice: Cinzia Loi, studiosa e Ispettore Onorario per l'archeologia, presidente de...
Domus de janas di Muruddu, Ardauli
La necropoli è costituita da otto domus de janas, tre delle quali scavate su affioramenti trachitici isolati, mentre le rimanenti si individuano raggruppate in cima a una parete rocciosa di diciotto me...
Tomba dei giganti di Su Cuccuru Mannu, Riola Sardo
La tomba dei giganti di Su Cuccuru Mannu si trova in vicinanza delle omonime grandi cave di arenaria dismesse in territorio del Comune di Riola Sardo. È scavata s...
Domus de janas di Mesadda, Ruinas
Le testimonianze più antiche del territorio di Ruinas, riferibili al Neolitico recente, sono rappresentate da diciotto domus de janas, raggruppate in piccoli nuclei ...
Domus de janas di Burdaga, Asuni
LA NECROPOLI DI BURDAGA - Autrice: Mariarita Fulghesu, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per averci concesso di utilizzare questo testo Alla periferia Nord/Est dell’abitato, in località Burdaga, lun...
Domus de janas di Su ’Utturu de is Forros, Asuni
LA NECROPOLI DI SU ‘UTTURU DE IS FORROS - Autrice: Mariarita Fulghesu, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per averci concesso di utilizzare questo testo
...
Menhir coppellato di Is Cirquittus, Asuni/Laconi
il sito di Is Cirquittus di Laconi è un complesso megalitico cultuale a caratterizzazione funeraria. Sono stati individuati un cromlech circolare affiancato da allineamenti di menhir protoantropomorfi, no...
Menhir di Perdixi, Asuni
In località Perdixi, alla periferia Sud/Ovest del centro abitato, ben visibili al lato della strada provinciale Nureci-Asuni, si trovano 3 menhir in trachite del tipo protoantropomorfo. Non sono in posizione primaria, in...
Villaggio nuragico di Bruncu 'e S'Omu, Villa Verde
In località Mitza Margiani, all’interno del territorio comunale di Villaverde sulla sommità di un colle (443 m s.l.m.) circondato da un bosco di lecci, è visibile il nura...
Area archeologica di Santa Barbara de Turre, Bauladu
L’area archeologica di S. Barbara de Turre, sita a circa 1,35 Km verso sudest dal centro abitato di Bauladu comprende un nuraghe complesso, un insediamento con fasi di frequentazione ch...
Nuraghe Crabia, Bauladu
È un bel monotorre a due piani , dei quali il primo intatto ed il secondo conservato in parte , in pietre basaltiche a filari . Situato alle prime propaggini del...
Nuraghe Mura Craba
Il Nuraghe Mura Craba è situato nei pressi di una cava a circa 2 Km a Est di Bauladu. E' un monotorre costruito con blocchi di basalto in discreto stato di conservazione. Autore: Marco Cocco
Nuraghe Benas, Villanova Truschedu
Bel nuraghe complesso ancora in discreto stato. La torre centrale conserva integro in piano terra e parte del secondo livello, sono ancora visibili gli stipiti del finestrone d...
Nuraghe Ruinas, Villanova Truschedu
Esaminando la posizione del nuraghe di s. Barbara si vede la corrispondenza con quella di Casteddu Becchiu; esso domina il guado del fiume Tirso, e mentre sulla stessa sponda destra si collega...
Nuraghe San Gemiliano, Villanova Truschedu Nuraghe San Gemiliano, Villanova Truschedu
Esaminando la posizione del nuraghe di s. Barbara si vede la corrispondenza con quella di Casteddu Becchiu; esso domina il guado del fiume Tirso, e mentre sulla...
Nuraghe Santa Barbara, Villanova Truschedu
Il nuraghe Santa Barbara sorge sulla sommità della collinetta omonima. I primi scavi archeologici furono eseguiti intorno al 1915 da Antonio Taramelli; nel 1991-92 la Soprintendenza Ar...
Nuraghe Bau Mendula, Villaurbana
Situato su uno dei primi rilievi del massiccio dell ' A rci , ai margini del Campu S . Anna , il nuraghe Bau mendula ( lett . " guado del mandorlo "...
Nuraghe Turriu, Villaurbana
In località Mitza Cruccui, sulla sommità di un colle basaltico a 360 m s.l.m., si erge il nuraghe Turriu, di incerta planimetria. La torre principale si conserva in buone condizioni per un’altezza di circa 10-...
Domus de janas di Campu Majore, Busachi
di Ginetto Bacco Nel quadro noto dell ' architettura ipogeica prenuragica della Media Valle del Tirso , la necropoli a domus de janas di Campu Majore - Busachi , nella regione...
Area archeologica di Mont'e Prama, Cabras
Visite guidate su prenotazione (min. 8 persone) Per info e prenotazioni: 379 1700454 Autore: Marco Minoja La collina digrada piano verso lo stagno di Cabras; intorno, le palme nane danno ragione ...
Area archeologica di Tharros, Cabras
Coop. Penisola del Sinis 0783 370019 – 0783 290636
www.penisoladelsinis.it
[email protected] Da Cabras prendere per San Giovanni e seguire le indicazioni fin...
Ipogeo di San Salvatore, Cabras
Dal 1° novembre 2023: Aperto il sabato e la domenica Orari: 10,00-13,30 / 14,00-16,30 Ingressi contingentati: max 7 persone alla volta Per info e prenotazioni: 379 1700454 La ch...
Necropoli punica di Tharros, Cabras
Sono da attribuire ad età punica le caratteristiche tombe a camera visibili sul Capo S. Marco e tra le case del villaggio di S. Giovanni. Queste sepolture, costituite da un...
Area archeologica di Cornus Columbaris, Cuglieri
L'altopiano di Campu e' Corra fu colonizzato dai Cartaginesi probabilmente alla fine del VI secolo a.C., con la fondazione della città di Cornus. Della città di età punica son...
Betili di Oragiana, Cuglieri
I cinque betili di Oragiana , in basalto del luogo , di forma troncoconica con dorso appiattito , sono alti da m 1,05 a 1,93 . Presentano gli " occhi " quadrangolari ( con luci larghe cm 8/10 ,...
Terme romane Aquae Ypsitanae, Fordongianus
Coop. Forum Traiani 0783 60157 – 346 2143581
www.forumtraiani.it
[email protected]
Come arrivare: Dal centro del paese si segue la via principale p...
Area archeologica di Bruncu Suergiu, Genoni
Il complesso archeolo g ico di Bruncu Suergiu si trova ad una distanza di circa 10 km a ovest dal centro abitato di Genoni , sulle propaggini sud -...
Nuraghe Biriu, Genoni
Il Nuraghe Biriu conserva il nucleo centrale, con la porta rivolta a sud-est e addossato ad esso un contrafforte, che ha un'altra torricella fronteggiante alla porta. Il nucleo centrale è una costruzione molto regolare; i...
Rotonda nuragica Sa Corona Arrùbia, Genoni
Della Rotonda nuragica di Sa Corona Arrùbia rimane intero l'anello di base ( diam . int . m 8,20 ; diam . est . m 11 ) costituito di un paramento murario isodomo in basalto con due ...
Pozzo sacro di San Salvatore, Gonnosnò
L’area archeologica di San Salvatore occupa la sommità della collina denominata Mitza Santu Srabadori (m 212 sul livello del mare) posta a sud della frazione di Figu in comune di Gonnosnò (OR). Il sito non ...
Tombe dei giganti Is Lapideddas, Gonnosnò
L'area archeologica di Is Lapideddas si rivela molto importante per la comprensione dell'uso del territorio durante la preistoria e la protostoria :...
Domus de janas di Trempu, Ghilarza
Per arrivare alla Domus de Janas è necessario giungere fino al novenario campestre della Madonna di Trempu. All'ingresso del novenario di Trempu, accostata a uno dei muristenis, si trova una Do...
Nuraghe Orgono, Ghilarza
La costruzione comprende un proto nuraghe al quale è stata aggiunta , suc cessivamente , una torre del tipo a tholos . L'intera struttura , rifasciata , ha forma ...
Nuraghe Oschini, Ghilarza
Grosso quadrilobato , con bastionate per lunghi tratti ot timamente conservate , nascosto in un bosco fitto e inva so dalle piante rampicanti . L e cortine curvilinee ...
Nuraghe Orgosì, Ghilarza
Nuraghe monotorre, che, nonostante sia interessato dal crollo della parte N-O, è piuttosto imponente. Costruito con conci ben lavorati, soprattutto quelli degli stipiti e l’architrave dell’ingresso.
Ha un’alta camera vol...
Nuraghe Abbauddi, Scano di Montiferro
Situato a circa due km . a NW del paese di Scano Monti ferro , su una prominenza rocciosa sovrastante il Riu Se mus , il nuraghe Abbauddi ( lett . " acqua ...
Nuraghe Nuracale, Scano di Montiferro
L’insediamento nuragico sorge sul ciglio di un promontorio roccioso che domina la vallata del Riu Mannu a breve distanza dalla strada provinciale che collega gli abitat...
Nuraghe Santa Barbara, Scano di Montiferro
Il nuraghe, detto anche Entrepiches o Bentripiches, sorge a m. 501 s.l.m. su una roccia da cui si vede il mare di Bosa. E' un grosso nuraghe arcaico monotorre, dotato di...
Nuraghe Urassala, Scano di Montiferro
È un monotorre di discrete dimensioni situato in zona di pascoli alti prossimi alla cima del Monte Sant'Antonio ( m . 808 ) . Il paramento esterno è conservato uniforme mente su ...
Tomba dei giganti Pedras Doladas, Scano di Montiferro
A circa 250 metri dal nuraghe Altoriu si conservano i resti della tomba di giganti di Pedras Doladas. A struttura isodoma e di modeste dimensioni, la sepoltura conserva ancora il profilo...
Nuraghe Genna Corte, Laconi
È , insieme all ' Is Paras di Isili , il più notevole nura ghe del vasto territorio del Sarcidanu , ma assai trascura to e poco conosciuto , in stato di assoluto a...
Menhir di Corte Noa, Laconi
Sul pendio settentrionale del colle di Conca Zerfalìus , un chilometro e mezzo a sud di Genna Arrele , un terzo raggruppamento di menhirs si osser va su un lungo ...
Allée couverte di Corte Noa, Laconi
Il monumento è costituito da una lunga camera dall’andamento leggermente sinuoso (lungh. m 9; largh. m 1,60/2,10; alt. m 1,50), parzialmente interrata, con ingresso rivolto a Sud, delimitata da 19 lastre ortosta...
Menhir di Perda Iddocca, Laconi
Un'altra concentrazione di menhirs , la maggiore sinora in agro di Laconi , è a Perda Iddòcca , una località situata a poche centinaia di metri a S.S.O. di Corte Noa , su un ampia in...
Nuraghe Orrubiu, Laconi
Liberando il monumento dai crolli e dagli ingombri di un sovrapposto ovile, i rinettamenti e i saggi di scavo presso il Nuraghe Orrubiu evidenziano oggi i ruderi relativi al tamburo di base di un classico nuraghe...
Statue-menhir di Palas de Nuraxi, Laconi
Nell'area di Palas de Nuraxi sono presenti due statue menhir ancora in situ, raffiguranti i motivi del capovolto e del doppio pugnale. All'interno del museo di Laconi sono inoltre esposte altre 2 statue menhir...
Nuraghe Cobulas, Milis
Il nuraghe Cobulas (o Cuccuru de is zanas) è situato alla periferia settentrionale dell'abitato di Milis, lungo la strada per Bonarcado. Eretto in blocchi poliedrici di basalto, il nuraghe Cobulas di Milis è un m...
Nuraghe Luas, Mogorella
E’ situato a nord est lungo la strada provinciale in prossimità del confine col territorio di Ruinas. Poggia su un grosso basamento di calcare ed è colmo dello stesso suo pietrame che...
Protonuraghe Friarosu, Mogorella
Il protonuraghe Friarosu si trova in territorio del Comune di Mogorella ( Foglio 217 , quadr . I , S - E , Ruinas ) a km 2 , 400 dal paese . È visibile sul margine ...
Nuraghe Cuccurada, Mogoro
ARCH srls 328 115 6539
http://www.nuraghecuccurada.it/
[email protected]
Come arrivare: Dalla 131 prendere lo svincolo per Mogoro, percorrere...
Area archeologica di Prabanta, Morgongiori
Il menhir è di forma quadrangolare, assottigliato in alto in forma quasi conica, e misura m 3,60 di altezza. Sulla faccia principale, rivolta ad E, so...
Nuraghe Accas, Narbolia
Il nuraghe Accas è di tipo monotorre costruito in blocchi di basalto del Montiferru, sistemati in opera poligonale con molte rinzeppature tra un blocco e l’altro, effettuate mediante pezzame litico di pic...
Nuraghe Tradori, Narbolia
Nuraghe quadrilobato , presenta le torri cuspidali del cor po aggiunto disposte secondo uno schema pseudo- rom boidale attorno alla torre centrale ; un vasto cortile ...
Nuraghe Aresti, Narbolia
Autore: Giuseppe Maisola L'Aresti è un nuraghe di tipo complesso ad addizione laterale, con torre principale e torre secondaria aggiunta. L’edificio è fabbricato in blocchi basaltici posti in opera a filari regolari, con l...
Domu de Janas S'Onnu Marras, Norbello
Durante il Neolitico finale un gruppo umano, non numerosissimo, poteva essersi insediato nell'area tra la Tanca Suei e Livrandinu, assai prossima alle sorgenti di Suei, forse proprio nelle immediate...
Nuraghe Perdu Cossu, Norbello
Il nuraghe Perdu Cos su si distingue per l ' altezza dei vani e per un ' insolita man canza di circolarità che determina la pianta piriforme della camera e l ' an damento ...
Nuraghe Ruiu, Norbello
Il nuraghe Ruiu è caratterizzato da un andito a copertura piattabandata orizzontale con garitta a destra e scala a sini stra e da una camera con volta discretamente conservata , con tre nicchie ...
Nuraghe Zuanne Orene o Zuanne Orane, Norbello
Il nuraghe Zuanne Orene presenta un a ndito a sezione ogivale con garitta a destra e scala a sinistra ; camera con volta discretamente conservata , con tre nicchie disposte ...
Tomba dei giganti Perdu Cossu I, Norbello
Della tomba si conservano le strutture di base del corpo allungato e dell ' esedra, in gran parte private dei lastroni di paramento che sono stati asportati e ...
Tomba dei giganti Tanca 'e Suei, Norbello
La T omba dei giganti Tanca 'e Suei conserva il nucleo del poderoso corpo allungato , privato delle coperture e di quasi tutto il paramento esterno . L ' esedra , rivolta ...
Domus de janas s'Angrone, Nughedu Santa Vittoria
L ' IPOGEO N . 1 DI S ' ANGRONE A NUGHEDU S . VITTORIA ( OR ) - Giuseppa Tanda
L'ipogeo' è situato all'interno del paese, tra i fichi d'india di un orto ...
Domus de janas sas Arzolas de Goi, Nughedu Santa Vittoria
Autrice: Giuseppa Tanda A circa 3 km dal Comune di Nughedu S. Vittoria, a breve distanza da una cava di cantoni, in località Sas Arzolas de...
Recinto megalitico Sa Corona de Su Crobu, Nureci
Il recinto megalitico denominato “Sa corona de su crobu” (Il macigno del corvo), si trova nel versante del Monte Mayore che si affaccia sulla fertile vallata del rio Pardu. Include un d...
Area archeologica di Santa Cristina, Paulilatino
Coop. Archeotour Paulilatino 0785 55438 – 347 7746747
www.archeotour.net
[email protected]
Come arrivare:
L'area archeologica si ragg...
Betili di Perdu Pes, Paulilatino
I betili sono blocchi in basalto di forma conica o troncoconica, di varie dimensioni. Ben lavorati e per lo più rifiniti con uno strumento, lisci o con segni in rilievo, posti con funzione simbolica presso l'esedra ...
Nuraghe Lugherras, Paulilatino
È uno dei grandi nuraghi dell ' altopiano di Abbasanta , posto su una piccola prominenza a dominio della zona , ricca di boschi . Nuraghe complesso , formato ...
Tomba dei giganti di Bidil'e Pira, Paulilatino
Orientata a Sud - Sud - Est è una tomba con struttura ortostatica e a stele trapezoi dale.
Il monumento che si svilup pa con una lunghezza totale di m. 18 termina con un con...
Tomba dei giganti Mura Cuada, Paulilatino
Questa tomba è stata costruita con grossi blocchi in basalto con la tecnica a filari di grosse pietre sovrapposti, ed appartiene quindi ad una tipologia tipica del sud e del centro d...
Tombe dei giganti di Goronna, Paulilatino
TOMBA A La tomba, orientata a Sud- Est, è ubicata nel punto più alto in una collina del vasto altopiano. Fu rilevata dal Lamarmora nel 1840 e nel 1910 dal Mackenzie). Fu ogg...
Nuraghe Santu Miali, Pompu
Il nuraghe di Santu Miali è sicuramente uno dei monumenti più rilevanti dell’Alta Marmilla e del territorio dell’Oristanese. Realizzato in pietra arenaria bianca, è costituito da una...
Area archeologica Pidighi, Solarussa
Il complesso archeologico esaminato nel presente lavoro si trova presso il confine tra i territori comunali di Solarussa e Bauladu, al limite fra il Campidano Maggiore e le prime propaggini ...
Nuraghe Perda Arrubia, Samugheo
Si erge in località Puddargiu, a quota di m 497, su d’un poggio che domina la valle del riu Noèdde affluente del riu Accòro, ridente di vigneti, di frutteti e popolato di case rura...
Tomba dei giganti Paule Luturru, Samugheo
A Samugheo, in località Paule Lutùrru, alcune stele sono state rinvenute in frammenti e in giacitura secondaria in un muretto a secco presso i resti di una tomba di giganti nuragica e d...
Nuraghe S'Urachi, San Vero Milis
Il nuraghe S’Urachi è costruito con blocchi di basalto, da poco a variamente bolloso. Esso fu edificato su un dosso appena rialzato nel mezzo della piana alluvionale, in un...
Area archeologica di Carabassa, Villa Sant'Antonio
Una quindicina di menhir si distribuiscono tra l'allineamento di Carabassa , o Cara Passa , e i raggruppamenti di Cardixeddu , sul passo tra la...
Coppella di Tutturicchiu, Villa Sant'Antonio
Coppella con canaletta... evidente riferimento alla sfera sessuale. Traccia del neolitico sardo, si trova sul rio Tutturicchiu http://wikimapia.org/13091566/it/Coppella-di-Tutturicchiu ...
Domus de janas di Genna Salixi, Villa Sant'Antonio
La necropoli di Genna ' e Sàlixi si trova a sud del paese di S . Antonio Ruinas , a 1 km di distanza , lungo la provinciale che conduce ...
Domus de janas Is Forrus, Villa Sant'Antonio
Nella località si trova un complesso di tombe , in numero di 18 , ubicato a nord del paese , circa 1 , 5 km di distanza in linea d ' aria . Ci si arriva ...
Menhir di Brentoni, Villa Sant'Antonio
Non lontani dall'area archeologica di Carabassa, i tre menhir di Brentoni sono da attribuire probabilmente alla Cultura dI Ozieri. Due superano i 2 metri di altezza, mentre il terzo è spezzato. Fonte: The ...
Menhir di Monte Corru Tundu, Villa Sant'Antonio
Il menhir, ubicato su un colle in prossimità della necropoli di Is Forrus e del villaggio di Genna Storti, è stato realizzato in materiale lapideo trachitico. Il mono...
Nuraghe Elighe Onna o CRasta, Santu Lussurgiu
Sta a quota di m 762 sul mare, in località Elighe Onna. È situato al centro d’un roccione piatto isolato e dominante sulla campagna all’intorno. Il nuraghe si compone d’una torre primitiva e di un...
Nuraghe Piricu, Santu Lussurgiu
Splendido per struttura e posizione , è situato alle pendici del Montiferru , in zona di boschi , pascoli e sorgenti . Circondato da recinti per bestiame, è esso stesso a...
Area archeologica di Iloi, Sedilo
L’area archeologica si sviluppa all’estremità Sud-orientale dell’altopiano basaltico di Abbasanta, affacciata sul bordo di un pianoro che domina la sottostante valle del Tirso, or...
Betilo di Sant'Antinu 'e Campu, Sedilo Il betilo di Sant'Antinu 'e Campu, è stato scoperto e disegnato dal cartografo Carlo De Candia, che lavorò con Alberto Della Marmora alla realizzazione della cartografia geodetica della Sa...
Domus de janas di Iloi-Ispiluncas, Sedilo
La necropoli di Iloi-Ispiluncas si trova a circa 3 chilometri di distanza dal comune di Sedilo (OR) ed è raggiungibile percorrendo una stradina acciottolata che parte dal pia...
Fonte nuragica Puntanarcu, Sedilo
Nella vallecola percorsa dal rio Puntanarcu , ' in loc . S ’ Adde , a qualche chilometro dal centro abitato , in direzione Nord , il territorio di Sedilo conserva i resti di una distinta f...
Necropoli di Lochele, Sedilo
La regione denominata Salto di Lochele si trova nella parte centrale dell'isola, in una zona collinare che domina il tratto del fiume tirso in prossimita della sua confluenza con il Taloro. In questo studio si presenta...
Nuraghe Lighei, Sedilo
Il nuraghe Lighei si trova circa 2 chilometri a nord ovest dal centro abitato di Sedilo (OR).
Si tratta di un monotorre, alto circa 9 m., costruito con filari di grossi blocchi in basalto l...
Nuraghe Lure, Sedilo
È un monotorre in basalto , di bella struttura e discrete dimensioni , posto sul vasto altopiano fra Sedilo e Dual chi . La sua posizione dominante contribuisce a renderlo maestoso ...
Nuraghe Perra de Part'e Susu, Sedilo
I SEGRETI DEL NURAGHE "PERRA DE PART 'E SUSU" di Giacobbe Manca II Nuraghe "Perra de parte 'e susu ", come dice il nome, si trova a nord di Sedilo, in un paesaggio straordinario, per l'ampiezza...
Nuraghe Portatzò de Culumbos, Sedilo
Il Nuraghe Portazo di Sedilo si trova a circa 3 Km a Nord di Sedilo. Si tratta di un nuraghe rimasto incompiuto, che colpisce per le dimensioni dell'architrave che sovrasta l'ingresso ...
Nuraghe Masu Maiore, Seneghe
Il nuraghe Mesu Maiore o Masu Maiore sorge sul ciglio di un modesto altopiano ad un’altitudine di 227 m s.l.m. e ad una distanza di poco più di un Km in linea d’aria in direzione Ovest dall...
Nuraghe Littu, Seneghe
Autore: Giuseppe Maisola Nuraghe a tholos di tipo monotorre. Fabbricato con blocchi poligonali di basalto locale, si presenta in ottime condizioni e la sua altezza residua è di 9 m circa. La camera interna, al...
Nuraghe Narba, Seneghe
Autore: Giuseppe Maisola Il nuraghe Narva è di tipo arcaico a corridoio, fabbricato in grandi blocchi poligonali di basalto locale. Ha pianta quadrangolare – ellittica. Presenta, osservabili, due ingressi intercomunicanti, risp...
Nuraghe Oppianu, Seneghe
L'Oppianu è un nuraghe a tholos di tipo monotorre. I primi filari fino all’altezza dell’architrave d’ingresso sono costruiti con grossi blocchi sub squadrati in basalto, mentre la parte superiore, chiara...
Tomba dei giganti Sa Fache 'e S'Altare, Seneghe
La tomba dei giganti nota con il nome Sa Fache ’e S’Altare è ubicata in località Serr’e Lizos, ad un’altitudine di 228 m s.l.m. e ad una distanza di circa 278 m in ...
Incisioni di Bidd'e Pedra, Senis
In un’area apparentemente anonima si cela uno scenario archeologico veramente interessante, si tratta di bidd’e pedra. Ubicato nel territorio di Senis In un altopiano basaltico dell’alta Marmilla. Nell’...
Nuraghe san Giovanni, Siamanna/Villaurbana
Il nuraghe San Giovanni, di tipologia complessa, quadrilobato a tholos, è situato al limite territoriale del Comune di Villaurbana sulla strada provinciale per Siamanna. ...
Nuraghe Inus, Siris
Il territorio di Siris risulta abitato già dall'epoca prenuragica e nuragica, fatto testimoniato dalla presenza di svariate domus de janas e nuraghi. Tra i nuraghi il più importante è sicu...
Nuraghe Aurù, Soddì
Lungo la Strada Provinciale 54, a circa un chilometro dall'abitato di Soddì, a m 275 s.l.m., troviamo il nuraghe monotorre di Aurù con camera circolare ed eccentrica tra le più alte che si conoscano. Al suo interno non ...
Nuraghe Sant'Anastasia, Soddì A poca distanza dal centro abitato, in direzione N-NE, si erge il nuraghe complesso di Sant'anastasia, situato a m 250 s.l.m. Esso, ai margini dell'altopiano, si affaccia in posizione dominante sui costoni d...
Domus de janas di Prunittu, Sorradile
La necropoli a domus de janas di Prunittu sorge nelle immediate vicinanze della strada comunale asfaltata che collega l’abitato di Sorradile con il novenario campestre dl San Ni...
Domus de janas di Santu Cristos, Sorradile
La domus de janas di Santu Cristos è un ipogeo a grotticella artificiale, pluricellulare, realizzato per escavazione nel banco di trachite affiorante che, attualmente, ...
Domus de janas di Sas Lozas, Sorradile
-DI MARIA RAFFAELA NIEDDU- La necropoli a grotticelle artificiali a domus de janas di Sas Lozas si trova nel territorio di Sorradile, a NE del centro abitato, a circa 500 m dal fiume Tirso. I...
Santuario nuragico di Su Monte, Sorradile
Il complesso nuragico di Su Monte conserva i resti di un tempio scoperto negli anni Ottanta ed esplorato dalla Soprintendenza per i Beni Archeo logici ...
Domus de janas Chirisconis, Suni
TACS s.n.c. 328 8789521 – 392 1650347
[email protected] Come arrivare:
Da Suni si prende la strada per Padria. Le domus sono dopo una doppia curva all'incirca al k...
Nuraghe Nuraddeo, Suni
TACS s.n.c. 328 8789521 – 392 1650347
[email protected] Come arrivare: Da Suni si prende la strada per Padria, si seguono i cartelli e si svolta a sinistra all'altezza del km 65 f...
Nuraghe Seneghe, Suni
TACS s.n.c. 328 8789521 – 392 1650347
[email protected]
Come arrivare: Da Suni prendere via Bosa e girare nella traversa sulla sinistra subito dopo via San Pancrazio. Seguire l'and...
Nuraghe Maringianu, Uras
Questa località, posta a Sud-Ovest del Comune di Uras, ospita un sito archeologico di grande interesse soprattutto per l'Età del Bronzo (dal XVIII sec. a.C. circa). A questo periodo risale l'impianto del...
Nuraghe Sa Domu Beccia, Uras
L ' importanza del sito deriva principalmente dalla presenza di un nuraghe complesso , che si distingue soprattutto per la sua particolare planimetria e per la presenza...
Area archeologica di Santa Lucia, Usellus
In località Pragodi nell’altopiano di Santa Lucia, a circa 150 m in direzione E dalla chiesa omonima, si individuano i due nuraghi di Santa Lucia, distanti tr...
Ponte romano, Usellus
Il ponte romano trovasi alla periferia di Usellus,
circa 100 metri dalla strada per Villaurbana, sul torrente "Su Forraxi".
La strada che si diparte da questo ponte, ricalcando l'antica via...
La provincia di Oristano comprende i seguenti comuni:
Abbasanta, Aidomaggiore, Albagiara, Ales, Allai, Arborea, Ardauli, Assolo, Asuni, Baradili, Baratili San Pietro, Baressa, Bauladu, Bidonì, Bonarcado, Boroneddu, Bosa, Busachi, Cabras, Cuglieri, Curcuris, Flussio, Fordongianus, Ghilarza, Gonnoscodina, Gonnosnò, Gonnostramatza, Laconi, Magomadas, Marrubiu, Masullas, Milis, Modolo, Mogorella, Mogoro, Montresta, Morgongiori, Narbolia, Neoneli, Norbello, Nughedu Santa Vittoria, Nurachi, Nureci, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, Pau, Paulilatino, Pompu, Riola Sardo, Ruinas, Sagama, Samugheo, San Nicolò d’Arcidano, San Vero Milis, Santa Giusta, Santu Lussurgiu, Scano di Montiferro, Sedilo, Seneghe, Senis, Sennariolo, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simala, Simaxis, Sini, Siris, Soddì, Solarussa, Sorradile, Suni, Tadasuni, Terralba, Tinnura, Tramatza, Tresnuraghes, Ula Tirso, Uras, Usellus, Villa Sant’Antonio, Villa Verde, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Zerfaliu.
La provincia di Oristano – di Giovanni Tore
Il territorio della provincia di Oristano occupa una posizione centrale nell‘Isola. Si presenta assai vario sia sotto il profilo geomorfologico che dal punto di vista ambientale, avendosi il trapasso da ampie zone pianeggianti (i Campidani) a zone collinari, da zone costiere a zone interne, con risorse boschive, di allevamento e di cerealicoltura oltre che minerarie.
La costa, corrisponden te alla parte centro–occidentale dell‘Isola, è alquanto articolata, con una serie di buoni approdi, alcuni fruibili all‘interno dell‘ampio golfo di Oristano, con buona presenza di punti di appoggio (sorgenti, pozzi) utili sia per i navigatori che per le popolazioni stanziali. Anche la situazione idrografica è buona per la presenza di vari corsi d‘acqua, alcuni, come il Tirso, perenni, e comode vie di penetrazione. Vi sono poi vari stagni, certo ancor più diffusi in età antica, sfruttabili, oltre che per l‘itticoltura, in alcuni casi anche come saline. Tale favorevole situazione, come la contigua presenza di ricche zone minerarie e, per l‘antichità più remota, i filoni di ossidiana del Monte Arci, ha certamente reso possibile
l‘insediamento umano e il suo ampio sviluppo. L‘ossidiana, il cui uso è ben diffuso nella Sardegna per la fattura di utensili particolarmente taglienti e pertanto necessari al posto degli ancora sconosciuti metalli, data la vicinanza alle coste, deve aver dato luogo anche a traffici transmarini attestati da ritrovamenti sia nella vicina Corsica che sul continente europeo, specie in Italia settentrionale e nella Francia meridionale. Questo spiega che, anche se mancano testimonianze per il Paleolitico nella zona, per il Neolitico esse sono già ricche e varie. Di fatto le manifestazioni più antiche note si collocano nell‘ambito della cultura medio–neolitica di Bonu ighinu (villaggi, necropoli del Sinis come a Cuccuru is Arrius–Cabras) con continuità nel Neolitico recente–Calcolitico per l‘ampio perdurare della più omogenea e basica cultura preistorica isolana. Essa è denominata di San Michele di Ozieri e presenta nell‘Oristanese attestazioni artistiche di altissimo livello (già preannunciate dalla precedente cultura) come statuette e stele in pietra, con amplissima documentazione di abitati, specie in prossimità degli stagni. Questi, sulla base dell‘abbondanza e grandezza dei resti di pasto (mitili, frammisti però anche a resti faunistici) riconosciuti, dovevano essere ancor più ricchi di oggi. Prevale, nella documentazione nota, perché più apprezzabile e maggiormente conosciuto, l‘aspetto ipogeico monumentale funerario, con grotticelle artificiali di varia tipologia e dimensioni, dai più antichi tipi a calatoia, come a Cuccuru is Arrius–Cabras e Serra is Araus–S. Vero Milis, a quelli a corridoio e pianta complessa come a Sant‘Antonio Ruinas. Si segnalano anche elementi di decorazione magico–simbolica come la stilizzazione di teste taurine (Grugos–Busachi) o la stele–portello con stilizzazione della Dea Madre (Serra is Araus–S. Vero Milis) legati a tale aspetto dell‘ipogeismo funerario. Anche la ceramica è ricca e ben documentata come pure la produzione di strumentario litico, specie in selci ed ossidiane. Non vi sono, almeno alla luce delle attuali conoscenze, sostanziali interruzioni, per cui il trapasso all‘affermato diffondersi dell‘uso dei metalli pare confermare l‘elemento di continuità dato dalle favorevoli condizioni ambientali. L‘introduzione delle tecniche agricole già dal Neolitico si accompagna alla ricchezza data dalla ittiocoltura e dalla caccia.
Non meraviglia, pertanto, che l‘età del Bronzo conosca, nel suo distendersi dal II millennio a.C. agli albori del successivo, una monumentale documentazione architettonica assicurata dai vari nuraghi. Questi sono del tipo a corridoio e del tipo a tholos, semplici, complessi, articolati in poderose lizze o antemurali e possenti fortezze e nei villaggi civili e sacrali, con i templi a pozzo di eccellente fattura e consumata perizia tecnica, come quelli di Santa Cristina di Paulilatino e di Cuccuru is Arrius di Cabras o negli splendidi esempi di tombe giganti quali Goronna e Perdu Pes di Paulilatino. Si possono ricordare, fra gli altri, documenti di straordinario interesse nella scala evolutiva dell‘architettura nuragica come il protonuraghe Friarosu di Mogorella o quello del tipo a corridoio di Funtana Suei di Norbello o, fra i nuraghi complessi del tipo a tholos, il Losa di Abbasanta, il Lugherras di Paulilatino, il s‘Urachi di S. Vero Milis, il Domu Beccia di Uras, testimonianze monumentali di affermata e consolidata presenza umana e di indubbia esistenza di strutture sociali complesse e funzionali ad uno sforzo di composizione architettonica monumentale che pare quasi sfiorare un traguardo protourbano. Questo attestano non solo i numerosissimi nuraghi ma anche l‘articolazione dei villaggi che conosce un‘ulteriore evoluzione alla fine del Bronzo. Forme ceramiche significative si individuano attraverso i ritrovamenti e le collezioni archeologiche di Musei locali come l’Antiquarium Arborense e dei due musei nazionali isolani ed in numerose raccolte private.
Il passaggio successivo all‘età del Ferro, con le prime testimonianze di contatti con le civiltà urbane del Vicino Oriente, per tramite fenicio e/o fenicio–cipriota, anticipati, per la presenza di vicini, ricchi, filoni metalliferi, quali piombo, argento e rame, da presumibili contatti di ambito egeo e successivamente miceneo (vista la recente attestazione in aree geograficamente non lontane come nel nuraghe Antigori–Sarroch e Su Nuraxi–Barumini), mantiene l‘ampia articolazione precedente e fa da sfondo alla ricca produzione artistica di bronzi figurati, ben documentati dal IX al VII–VI sec. a.C. anche in questa zona. Si ricordano, infatti, ritrovamenti da Aidomaggiore, Ghilarza, Mogoro, Paulilatino, S. Vero Milis, Tadasuni, Terralba, Usellus. Di presumibile provenienza dalla zona dovrebbero essere pure gli esemplari, oggetto di un criminale furto nel 1966, in origine conservati presso l‘Antiquarium Arborense, come pure i pochi elementi in bronzo rimastivi. Per alcuni di questi, come per altri di cui si hanno solo sporadiche notizie, è da ritenersi più che probabile la pertinenza a corredi funerari arcaici di centri fenici costieri o subcostieri, segno di scambi e contatti già avviati agli albori del Mille e fiorenti ancor più a datare dallo sviluppo di questi centri a partire dai primi secoli di questa età. A tale quadro paiono infatti far pensare i bronzi figurati fenici rinvenuti in località Santa Cristina di Paulilatino, i supporti bronzei fenicio–ciprioti a corolle rovesciate da Tadasuni e S. Vero Milis e, per tempi più antichi, ma in significativa anticipazione, un tripode bronzeo di tipo cipriota, di recente segnalato, di collezione privata oristanese. A questo radicarsi di una nuova presenza, quella fenicia, con ben tre centri arcaici, tutti costieri, due almeno in pieno sviluppo dal secolo VII a.C. (Tharros e Othoca: odierna Santa Giusta) ed uno almeno dalla fine del VI sec. a.C. (Neapolis), a significativa disposizione a cuspide triangolare intorno all‘ampio golfo oristanese, corrisponde l‘ultimo pieno rigoglio della civiltà nuragica, preannunciato dalla straordinaria plastica in pietra di Monti Prama di Cabras, secondo una linea evolutiva già documentata dal passaggio dall‘aniconico all‘iconico attestato nei betili nuragici di Perdu Pes di Paulilatino. La presenza fenicia, articolata in strategiche fondazioni costiere e subcostiere, in una logica di controllo delle risorse del territorio, parrebbe, poi, poter riflettere diversi stati di espansione e sviluppo come sembrerebbero indicare da una parte la stessa toponomastica urbana, con una città antica» (Othoca in significativa assonanza con l‘Utica africana) ed una città nuova» (Neapolis, trasparente calco classico di un più antico toponimo semita), dall‘altra lo stesso scandirsi cronologico della documentazione archeologica sinora nota. Tale sviluppo urbano appare confermato dalla ricchezza di corredi funerari, specie nei centri di Othoca e Tharros, e per le ricche importazioni greche ed etrusche, ben documentate nei tre centri fenicio–punici disposti in stretta prossimità, sul golfo oristanese, e per testimonianze urbanistiche per ora chiaramente individuabili solo in ambito funerario nelle necropoli tharrensi e uticensi. A partire dal secolo V a.C., sia attraverso le scarne attestazioni della tradizione letteraria antica sia (e ancor più) per le recenti e antiche acquisizioni della ricerca archeologica, si rileva il radicarsi del definitivo controllo territoriale semita non più solo sulle coste, ma anche in profondità, nel fertile retroterra, grazie all‘intervento militare cartaginese che annette l‘Isola nell‘orbita del suo impero mercantile. Cioè si ha un ulteriore sviluppo, sia con ampliamenti nei centri preesistenti sia con la presumibile fondazione di nuovi, quali Corrus e Gurulis Nova (Cuglieri?), sia con il diffondersi di vari insediamenti minori di ambito suburbano o rurale come Cuccuru is Arrius Cabras e su Pardu–S.Vero Milis e sa Muralla–Narbolia. La dominazione cartaginese si mantiene stabilmente ed in profondità come mostrano da un lato il radicarsi nella zona della rivolta antiromana, durante la seconda guerra punica, nel noto episodio di Amicora, nel 215 a.C., e dall‘altro le ampie persistenze di tradizioni e tecniche preromane, di sicura tradizione fenicio–punica, nell‘età successiva nei vari siti dell‘Oristanese. I vari tesoretti monetali rinvenuti nelle località dell‘interno mostrano pure la circolazione di merci e gli scambi fra gli indigeni ancora legati alla precedente civiltà nuragica, ma non insensibili ai nuovi modelli di tipo urbano e tradizione vicino–orientale portati dalla civiltà fenicio–punica.
L‘età romana, pur iniziando politicamente e amministrativamente con la sbrigativa annessione del 238 a.C., conosce, quindi, tale radicata persistenza e solo a partire dall‘età imperiale attesta un significativo sviluppo edilizio, specie nei maggiori centri urbani come Tharros, la documentazione delle principali infrastrutture quali il sistema viario (che ricalca però, presumibilmente, il precedente cartaginese), l‘esistenza di vari centri urbani, alcuni nuovi (Ad Medias: Abbasanta?), altri assunti a nuova dignità (Uselis: colonia Iulia Augusta; Acquae Ypsitanae divenuta importante centro militare per il controllo della turbolenta zona interna, con la successiva denominazione di Forum Traiani, conservata nell‘attuale Fordongianus) e il diffondersi di manufatti di produzione «romana>> come le ceramiche fini da mensa, note come «terre sigillate», le tipiche anfore da trasporto per vino e olio, di impianti come le «ville rustiche», indice di ampi latifondi, menzionati in età tardo–antica come particolarmente ricchi per le raffinate tecniche agricole, con limitata produzione locale, di alcune «officine» tharrensi, testimoniate dai bolli su lampade. La documentazione archeologica mostra, quindi, la zona inserita nei traffici e nei commerci di ambito mediterranco ed una ripresa dei contatti con la vicina Africa romana, ben leggibili, in seguito a recenti indagini, nella produzione musiva attestata nella zona. La penetrazione del Cristianesimo, attestata anche dalla tradizione di antiche sedi episcopali a Fordongianus e a Tharros, è pure leggibile nei ritrovamenti archeologici a Cornus, Tharros e, recentissimi, a Nurachi, con significativo riferimento di ambito culturale alla vicina Africa. A questo fenomeno fa riscontro il progressivo decadimento, a partire dal periodo tardo–antico, delle strutture urbane e per il tracollo del sistema politico–amministrativo imperiale romano e per le connesse difficoltà di natura economica e sociale. L‘irruzione dei popoli barbarici e della successiva potenza musulmana che determineranno l‘insicurezza dei mari segneranno il definitivo contrarsi e la sparizione dei vari centri costieri e subcostieri ed il ridursi dell‘articolazione dell‘insediamento ad un solo centro urbano, Oristano, con vari aggregati di prevalente modulo rurale: in funzione di centro di controllo economico e amministrativo,
in una nuova realtà politico–statuale autonoma, il giudicato di Arborea, a partire dal passaggio dalla riconquista bizantina al Medioevo, con significativo ridursi dell‘antico centro di Fordongianus, caposaldo militare bizantino contro le popolazioni dell‘interno, ad aggregato rurale, per il nuovo comporsi di elementi di antica tradizione locale, di civiltà latina e di vari influssi culturali esterni, nelle genti di lingua neolatina, sarde, dell‘Oristanese. Tale sostanziale omogeneità affonda in un favorevole habitat naturale, pur con un regresso nei secoli dovuto a minori capacità organizzative rispetto a strutture sociali più complesse (stadio urbano), data dall‘intersecarsi di risorse agricole, di allevamento, di ittiocoltura e minerarie con una posizione geografica di particolare importanza per i traffici ed i contatti transmarini ed interni.
Testo tratto da: I Sardi – La Sardegna dal Paleolitico all’Età Romana