Nuraghe Maringianu, Uras
Questa località, posta a Sud-Ovest del Comune di Uras, ospita un sito archeologico di grande interesse soprattutto per l’Età del Bronzo (dal XVIII sec. a.C. circa). A questo periodo risale l’impianto del grande nuraghe di Maringianu, presumibilmente a partire dal Bronzo Medio (XVII-XIV sec. a.C.), quando si verifica un progressivo aumento dei nuclei insiedativi nel territorio, soprattutto vicino ai corsi d’acqua, con notevoli trasformazioni. Nel territorio di Uras, in soli 40 km di estensione sono presenti 24 nuraghi ma si hanno notizie di altri 10 edifici nuragici.
Il Maringianu è un nuraghe complesso quadrilobato: esso è dotato di una torre centrale, o mastro, con quattro torri che lo circondano, collegate da un bastione rettilineo realizzato in grandi massi basaltici appena sbozzati. La presenza di menhir in granito, attigui alla parete nord orientale del monumento, desta particolare suggestione per due motivi fondamentali: il primo è l’appartenenza di questo monumento megalitico a un’epoca molto più antica, quella neolitica (V-III millennio a.C.), quando rappresentano verosimilmente la divinità maschile e la fertilità, anche se il loro utilizzo sembra protrarsi sino all’età nuragica (dal XVIII al IV sec. a.C. circa); il secondo è la provenienza del granito, materiale che si discosta notevolmente dalla litologia del territorio limitrofo e che ha comportato un traportò piuttosto lungo, nonché faticoso, fino al sito. Generalmente si considerano due menhir posti uno accanto all’altro, uno dei quali tagliato a metà, ma probabilmente so tratta dello stesso menhir diviso in due parti di dimensioni straordinarie.
Quest’area, indicata anche con il toponimo di Is Arena, ospita inoltre un sito di età romana, forse in relazione alla via Karalibus- Turris che percorreva anche la zona. A questa via si riferisce un miliare relativo al XXX/XV miglio 66,650 km, risalente all’impero di Costanzo II (337-361 d.C.)
Testo a cura del Comune di Uras, tratto dal cartellone posto in prossimità del nuraghe.