Santu Lussurzu-Santu Lussurgiu: nuraghe Elighe Onna

Nuraghe Elighe Onna o CRasta, Santu Lussurgiu

 

Sta a quota di m 762 sul mare, in località Elighe Onna. È situato al centro d’un roccione piatto isolato e dominante sulla campagna all’intorno. Il nuraghe si compone d’una torre primitiva e di un corpo frontale aggiunto con due torri unite da una cortina curvilinea. La torre antica, della circonferenza esterna di m 35, mostra l’ingresso a Sudest, di m 1 x 2 d’altezza, sormontato da architrave con finestrino di scarico. L’andito, lungo m 3,70, provvisto di garetta a destra e di scala a fior di suolo a sinistra (m 1 x 2,5 d’altezza), introduce alla camera. Quest’ultima è centrica, circolare, del diametro di m 3,50, con muro spesso 3,70; si arricchisce di due nicchie laterali spostate verso il fondo. Il volume troncoconico (v. figura 4, 7), dal paramento esterno quasi verticale, con altezza residua di m 5 su 15 filari, contiene l’ogiva abbastanza proporzionata, che si conserva per l’altezza di m 5 su 13 filari. Contrasta con il taglio ogivale della camera, quello delle cellette a sezione di vuoto trapezoidale, e quello dell’andito d’ingresso coperto da lastroni di piattabanda a m 2,50 dal suolo; a taglio trapezoidale è pure la sezione della scala d’andito. Il paramento esterno è di pietre basaltiche di accurata lavorazione, di media dimensione in basso e piccole in alto; le strutture interne sono in piccole pietre sbozzate, con scaglie interposte.

Nel corpo aggiunto le torrette laterali, del diametro interno di m 3, con spessore di muro variante fra m 2 e 1,50, si protendono ad arco di cerchio sul davanti della torre primitiva, formando una cortina in cui si può immaginare l’ingresso in linea con l’andito del mastio; dall’ingresso si dipartono, a ciascun lato, dei corridoi che portano alle camere contenute nelle torrette addossate. L’apparecchio del corpo aggiunto, pure in basalto, è costituito di blocchi poliedrici appena sbozzati il cui rozzo aspetto contrasta con quello delle murature del nucleo antico. A Est del roccione, si osservano cumuli di macerie, forse di capanne d’un villaggetto nuragico.

Bibliografia: A. Taramelli, Carta archeologica, ff. 205-206, 1935, IV SE, p. 196, n. 5; P. Pes, Saggio cit., 1953-54, p. 10 ss., tav. n. 2.

FONTE: G.Lilliu – I NURAGHI Torri preistoriche di Sardegna

 

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