Le pietre istoriate della Sardegna

Pietre istoriate
1 : Monte D’Accoddi-Sassari (Contu 2000) ; 2 : Jubanne Canu-Orani (Manca, Zirottu 1999) ; 3 : San Michele-Fonni (Lilliu 1981) ; 4 : Boeli-Mamoiada ; 5 : Su Rosariu-Mamoiada ; 6 : S’Ena Manna – Mamoiada (Manca, Zirottu 1999) ; 7 : Monte Paza-Sedilo (Melis 1998) ; 8 : Madau-Fonni (Fadda, Posi 2008) ; 9 : Sa Perda ‘e Is Cincus Corus-Ilbono ; 10 : Pirarba I-Barisardo (Castoldi 2007).

-Le pietre istoriate della Sardegna-

Le pietre istoriate sono diffuse principalmente in Scozia, Irlanda, Galles e Bretagna ma è possibile trovarne anche nel Nord del Portogallo, in Galizia, in Spagna, in Svizzera, nella Corsica meridionale, nelle Alpi Marittime, in Val Camonica e nella Valle della Lunigiana. 

In Sardegna ne sono state scoperte diverse, per le quali si ipotizza una datazione al Neolitico Recente – Calcolitico, sulla base:

-delle analogie con i motivi diffusi in contesti extra-insulari;

-del  materiale ceramico rinvenuto nelle aree archeologiche; 

-delle affinità con i dipinti rupestri di Luzzanas (Ozieri), rappresentanti figure antropomorfe e cerchi concentrici.

-SIMBOLOGIA-

Come si nota dalle descrizioni delle varie pietre istoriate riportate qui sotto, sono presenti schemi di cerchi concentrici con coppella centrale, cerchi spezzati con un motivo a “foglia” centrale,  elementi a verga o ad uncino “bastone a crosse”, elementi semi-circolari con o senza coppella centrale, coppelle disposte a formare un disegno (apparentemente) senza un filo logico, nonché un motivo a V presente solo nel menhir di San Salvatore di Urzeghe – Florinas.

Ci sono diverse interpretazioni in merito ai simboli maggiormente rappresentati nelle pietre istoriate. Per quanto riguarda i cerchi concentrici sono state formulate alcune teorie che li collegano:

-ai culti fertilistici e legati al ciclo della morte e della rinascita, che sembrerebbero essere stati molto diffusi in epoca prenuragica;

-alla rappresentazione delle onde concentriche che si formano nell’acqua quando ci si lancia un sasso o la si tocca per esempio con un bastone;

-alla volontà di rappresentare una mappa astrale, con al centro il sole, la luna e i pianeti. Inoltre è stato ipotizzato che la disposizione delle coppelle (che si accompagnano ai cerchi concentrici) ricalchi quella di alcune costellazioni.

Le pietre istoriate sono maggiormente diffuse nel nuorese, in particolar modo Mamoiada è il Comune che che conta di più.

Tra le più importanti ricordiamo:

La Stele di Boeli o Perda Pintà, Mamoiada

È stata rinvenuta casualmente nel 1996 durante i lavori di costruzione di una casa, la stele (anche se sarebbe più corretto definirla lastra) misura m. 2.67×2,10×0,57 circa ed è caratterizzata da una serie di coppelle e di incisioni concentriche che la rendono unica in Sardegna. Presenta una sezione piano-convessa e sommità arcuata; la superficie anteriore si caratterizza per la presenza di una fitta decorazione incisa.

I cerchi concentrici di dimensioni più considerevoli sono intersecati da un’incisione rettilinea che termina in una appendice arcuata. Nella parte superiore e nel settore inferiore della stele si trovano tantissime coppelle di diverse dimensioni.

 

Sa Perda Pintà - A. Delussu
Sa Perda Pintà – A. Delussu

 

La stele di Garaunele, Mamoiada/Orgosolo

La stele o lastra di Garaunele si presenta spezzata in due ampi frammenti sovrapposti ed è fittamente decorata nella facciata principale. I motivi (8 nella lastra superiore, 7 in quella inferiore) sono simili a quelli di Sa Perda Pintà, ma le linee concentriche in questo caso sono tendenti all’ovale e si dipanano da una piccola coppella centrale a goccia. Si osservano inoltre diverse piccole coppelle disposte in ordine sparso

 

La lastra di S’Ena Manna, Mamoiada

Ritrovata in prossimità del cimitero,  attualmente è conservata in unabitazione privata. La lastra in granito, si presenta frammentata in una dozzina di parti. Misura in totale cm 165 di lunghezza e cm 118 di larghezza; lo spessore varia dai 28 ai 30 cm. La facciata principale è decorata motivi che ricordano sia i cerchi concentrici della stele di Boeli, sia quelli ovalizzanti della lastra di Garaunele. Nello specifico presenta: 3 motivi a cerchi concentrici, di cui uno risulta solcato da una verga che emerge dal centro, undici coppelle, un motivo a segmenti di cerchio raggiati all’esterno e un’ellissi aperta con al centro un elemento a “foglia” e quello che rimane di un terzo motivo a ellissi aperta.

S'Ena Manna
S’Ena Manna

Lastra di Su Rosariu, Mamoiada

Sul frammento di Su Rosariu si osservano due motivi a cerchi concentrici posti attorno ad una coppella centrale, collegate da una solcatura lineare che si diparte dal cerchio inferiore. Sono inoltre presenti 2 motivi a semicerchio con coppella al centro e almeno altre sei coppelline.

In uno degli altri due spezzoni della lastra ci sono quattro piccole coppelle e una solcatura che parte da una quinta coppella, ma non sono presenti cerchi concentrici.

Su Rosariu
Su Rosariu

 


La pietra istoriata di S’Eredadu, Mamoiada

La pietra è decorata da un motivo cerchi concentrici, formato da almeno tre cerchi, e da quattro piccole coppelle scavate praticamente sulla sommità del masso e posizionate quasi a comporre i lati di un quadrato.

La pietra risulta alquanto erosa, pertanto il disegno è visibile solo con luce radente (allalba e al tramonto).

 

La stele di Madau, Fonni

La stele di Madau è decorata da motivi simbolici ben visibili specialmente nella parte inferiore. Con ogni probabilità una parte delle decorazioni è andata perduta già in antichità, dal momento che la stele doveva essere già lacunosa in eta nuragica quando venne riutilizzata nelle strutture murarie della tomba 1. I motivi presenti sono i seguenti: cerchi e semicerchi concentrici di diverse dimensioni con coppellina centrale, coppelle circolari o ellittiche, motivi lineari e “a paletta”, losanghe concentriche con cerchio e coppella centrale, Quest’ultimo motivo non trova confronti con le pietre istoriate provenienti dal limitrofo territorio di di Mamoiada.

 

stele di Madau
stele di Madau

 

I menhir di Jubanne Canu, Orani

I due menhir di Jubanne Canu-Orani presentano la superficie costellata da almeno 140 coppelle  di piccole e medie dimensioni. Le prime, di forma circolare, si trovano nella parte superiore dei menhir e contornano una o due coppelline seguendo una disposizione a cerchio, a semicerchio e a ellisse.

Nella parte inferiore e mediana si osservano sette coppelle di forma ovale e otto di forma circolare con altre quattro più piccole sempre di forma circolare.

Menhir di Jubanne Canu
Menhir di Jubanne Canu

La Stele di Monte d’Accoddi, Sassari

 

Questa stele in calcare reca inciso un motivo a spirale e rettilineo che sembrerebbe rappresentare schematicamente gli occhi e il naso di una figura femminile. Nello studio di Paolo Melis “La religiosità prenuragica” si cita la stele specificando che la “doppia spirale sembra richiamare il motivo della Dea degli Occhi già noto nelle domus de janas.”

Rinvenuta fra il materiale del riempimento utilizzato per la costruzione del secondo altare di Monte d’Accoddi, la stele si trova attualmente al Museo Sanna di Sassari.

 

La Stele di Pirarba, Bari Sardo

La stele di Pirarba è di forma ellittica e presenta sei motivi incisi costituiti da cerchi concentrici e spirali. Il più grande è formato da più giri di cerchi e spirali intorno ad una piccola coppella centrale; le altre incisioni conservano dalle due alle quattro serie di cerchi concentrici.

Si osservano inoltre un motivo costituito dalla disposizione circolare di sette coppelle intorno ad una centrale e un’altra serie di coppelle disposte ancora in modo circolare attorno ad uno dei motivi a cerchi concentrici. Inoltre si contano 48 coppelle disposte più o meno casualmente e quattro cuvettes.

 

Stele di Pirarba
Stele di Pirarba

 

Sa Pedra ‘e is Cincu Coros, Ilbono

Sa Perda ’e is Cincu Corus, è un grosso masso granitico che reca incisi undici motivi a cerchi concentrici, alcuni dei quali hanno una forma a goccia. In almeno tre casi è presente una linea retta che parte dalla coppella centrale e termina nella parte apicata, analogamente a quanto avviene nelle pietre istoriate di Sedilo e Mamoiada.  La stele misura  circa 135×195 cm, e presenta una base così regolare da far pensare che sia stata lavorata in posizione eretta.

Rilievo de Sa Pedra 'e Is Cincu Coros, Ilbono
Sa Pedra ‘e Is Cincu Coros

 

La lastra di Monte Paza, Sedilo

Questa lastra, attualmente sommersa, reca incisi nove motivi geometrici (di cui otto con coppella centrale), un motivo a segmento, cinque coppelle e 2 raffigurazioni antropomorfe:  una figurina antropomorfa con le braccia alzate e una lunga gonna a campana ed un ancoriforme capovolto, Tra i motivi geometrici si distinguono due cerchi concentrici con coppella centrale e segmento verticale  e un cerchio con coppella centrale e segmento verticale. 

Monte Paza
Monte Paza

La lastra di Serra Linta, Sedilo

La lastra presenta quattro concavità appena accennate e due motivi analoghi a quelli geometrici di Monte Paza. il più grande è costituito da una coppella centrale racchiusa da un arco di 3/4 di cerchio, mentre nell’altro un mezzo cerchio circonda la coppella. I motivi appaiono molto erosi a causa della levigazione dovuta probabilmente ad un riuso della lastra per attività domestiche.

 

Il Menhir di San Salvatore di Urzeghe,  Florinas

Questo menhir chiaramente fallico è l’unico in Sardegna a presentare un motivo a V, interpretato come stilizzazione di una protome o come la rappresentazione di un triangolo pubico. È inoltre presente una linea incavata ad andamento “serpeggiante” nella faccia non lisciata del menhir. 

San Salvatore di Urzeghe
San Salvatore di Urzeghe

Di recente è stata rinvenuta una pietra istoriata in località Perdas Longas a Orgosolo.

 

Il testo qui sopra sintetizza le informazioni contenute qui:

Michele Castoldi: Diffusione e analisi delle macine preistoriche ad uso comunitario rituale

-Salvatore Merella: I menhir della Sardegna 

-Salvatore Merella: I menhir e i massi istoriati della Sardegna

-Paolo Melis: La religiosità prenuragica

-Giuseppa Tanda: L’Arte del Neolitico recente in Sardegna: origine, sviluppo ed esiti finali

Florian Soula: Statues-menhirs, monolithes décorés et pierres dressées de Sardaigne.

-Francesca Maria Gregu: La Stele di Boeli e la simbologia nella Sardegna prenuragica 

Anche le illustrazioni sono tratte da queste fonti.

 

 

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