Archeologia della Sardegna: cosa propone questo sito?

 

nuraghe Adoni, Villanova Tulo

Archeologia della Sardegna- DN racchiude pagine riguardanti oltre 530 siti archeologici, divisi per comune, provincia, regione storica, epoca e tipologia. E poi ci sono itinerari archeologici nel territorio di tutta la Sardegna, materiale su alcuni musei archeologici, gallerie fotografiche, una mappa delle aree archeologiche, una tavola cronologica e tanto altro! Inoltre, dal momento che abbiamo quasi sempre raggiunto i siti contando solo sulle nostre forze e sulle nostre ricerche, ci siamo presi la briga di scrivere le coordinate e anche le indicazioni per molti siti. Possiamo quindi dire che abbiamo cercato di proporvi un sito il più possibile completo, una sorta di portale fatto da appassionati… per altri appassionati!

Qui trovate solo foto archeologiche e descrizioni dei monumenti (con relativo link) presenti su altri siti, senza testi scritti da noi o opinioni personali. Detto questo precisiamo un paio di cose sulle foto. Sono monotematiche e seguono una logica.

NON ci sono: foto fatte col telefonino, illuminazioni fortissime, filtri improbabili, effetti irrealistici e immagini stra-photoshoppate… e vi spieghiamo perché.

Qualcuno può dire che ci sono telefoni che fanno belle foto, ma io penso che, per quanto siano efficaci in determinati contesti, nei siti archeologici non sono sempre performanti. Ecco perché (con tanti sacrifici) mi sono equipaggiata inizialmente con una macchina fotografica semi professionale e poi sono passata ad una macchina professionale. Dotarsi di una buona attrezzatura comporta una spesa non indifferente (e di conseguenza molte rinunce, per chi non è benestante), un impegno costante per usarla in maniera appropriata e tante ore di prove sul campo. Senza dubbio uno smartphone sarebbe stato più pratico, ma sono convinta che i risultati sarebbero stati diversi.

 

Per quanto riguarda l’illuminazione dei siti, qui parliamo di gusti. A noi le luci fortissime non piacciono, in effetti ci piace vedere i posti con un’illuminazione più soffusa. Immaginiamo che atmosfera ci doveva essere all’epoca… Sempre per questo motivo evito di usare il flash.

Veniamo ai filtri e al fotoritocco eccessivo: il nostro scopo è farvi vedere le cose come stanno, per noi non serve photoshoppare perché i nostri siti sono già molto belli! Quando scatto cerco sempre di raggiungere un risultato decente, quindi la mia postproduzione è veloce e ridotta all’osso. Io personalmente tengo ben presente che poi qualcuno potrebbe andare a vedere i siti di persona, quindi evito accuratamente di creare false aspettative modificando eccessivamente i colori o il contrasto al fine di rendere più scenografico qualcosa che comunque ha subìto l’assalto del tempo.

 

Grazie per l’attenzione!

 

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