Paulle-Paulilatino: tombe dei giganti di Goronna

 

Tombe dei giganti di Goronna, Paulilatino

 

TOMBA A 

La tomba, orientata a Sud- Est, è ubicata nel punto più alto in una collina del vasto altopiano.

Fu rilevata dal Lamarmora nel 1840 e nel 1910 dal Mackenzie). Fu oggetto di studio da parte del Lilliu che, nel 1948, basandosi su uno scavo effettuato nel 1892 dal Quintavalle, nel vano funerario e nell’area dell’esedra, per tutta l’estensione, ne documenta le peculiarità architettoniche (confrontandola con altre tombe di giganti), e gli oggetti rinvenuti. 

E’ una tomba con struttura ortostatica a stele centinata, probabile riutilizzo di un precedente impianto funerario (allée couverte o sepoltura). 

E’ costituita da un corpo (lunghezza m. 24,60) e da un’esedra arcuata, ampia m. 10. 

La camera funeraria (lunghezza m. 18, larghezza m. 1,30/1,50), è costituita da due paramenti murari simmetrici che chiudono con un lastrone nella parte di fondo. Essa di forma rettangolare, con andamento irregolare, è delimitata alla base, da ortostati appena sbozzati nel lato interno sui quali poggiano in posizione orizzontale blocchi lievemente aggettanti che sostenevano i grandi lastroni piatti, della copertura dei quali uno ancora in situ. 

Al centro dell’esedra segnava l’ingresso alla camera funeraria una grande stele

Questa era costituita da un’unica lastra, con angoli arrotondati, arcuata e marginata dalla cornice in rilievo (cm. 20/25) con listello orizzontale. 

Aveva un’altezza originaria di m. 3,50 ma, già al tempo del Lamarmora, frammentata nella parte sommitale (residua con una larghezza di base di m. 2,30 e un’altezza di m. 2,25). 

Al centro della stele, alla base si apre il portello, di forma quadrangolare-trapezoidale (al- tezza cm. 60, larghezza cm. 50), marginato da una stretta fascia in rilievo di cm. 4. 

L’esedra o emiciclo è delimitato da 11 ortostati residui di cui 7 nel lato sinistro e 4 nel lato destro. 

Il monumento, chiudendo nella parte terminale ad abside, per tutto il suo sviluppo, è contornato da un paramento murario di blocchi sbozzati al- l’esterno, disposti verticalmente e connessi tra loro con zeppe di rinforzo. 

Goronna A

TOMBA B 

A m. 20 dalla tomba A, in direzione Nord, si trova la tom- ba B, di dimensioni minori e attualmente molto danneggiata. 

E’ una tomba con struttura ortostatica a stele centinata. 

E’ costituita da un corpo lungo m. 18, che chiude ad abside nella parte terminale e da un’esedra semicircolare. 

La camera funeraria, a sviluppo irregolare (lunghezza m.12, larghezza m. 1,20/1,50) chiude nella parete di fondo con un lastrone monolitico. E’ costruita con blocchi in posizione verticale ben lavorati su cui poggiano blocchi disposti a filari, leggermente aggettanti verso l’interno per sostenere la copertura a piattabanda di cui residuano, nella parte centrale, tre lastroni ancora in situ. 

La stele, attualmente, non è più nella sua posizione originaria ma giace frammentata in varie parti, sparse vicino all’esedra. Dai vari frammenti della parte sommitale si nota il contorno con gli angoli arroton- dati marginata dalla cornice in rilievo. 

Si delinea il paramento esterno del monumento, parzialmente interrato, costituito da filari di blocchi di varie dimensioni. 

A quota m. 290, su un tratto di altopiano, in posizione dominante, a m. 50 in direzione Nord-Est dalle tombe A e B di Goronna, si trova il nuraghe omonimo, del tipo a corridoio, con muraglia e annesso villaggio. 

Goronna B

Testo tratto da:  “Paulilatino e il suo territorio”,  di Sebastiano Demurtas e Lucia Manca Demurtas

















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