Tomba dei giganti Tanca ‘e Suei, Norbello
La Tomba dei giganti Tanca ‘e Suei conserva il nucleo del poderoso corpo allungato, privato delle coperture e di quasi tutto il paramento esterno. L‘esedra, rivolta a Est, si presenta quasi completamente smantellata: mancano sia gli ortostati frontali che la struttura retrostante, eccetto un breve tratto di muratura in blocchi medio–piccoli pertinente al braccio destro; al centro doveva trovarsi la stele centinata bilitica, alcuni pezzi della quale giacciono rovesciati sulla scarpata antistante. Tra i frammenti della stele, se ne riconoscono due appartenenti all‘elemento trapezoidale, che mostrano la cornice perimetrale in rilievo sulla fronte e un alto listello sul bordo superiore, destinato ad incastrarsi con un corrispondente incavo ricavato alla base della lunetta semicircolare;
Il corpo allungato è delimitato alla base da un filare di blocchi di grandi dimensioni, che forma una sorta di gradone continuo sporgente rispetto alle strutture sovrastanti. La muratura che abbraccia interamente il vano allungato della galleria funeraria è costituita da filari di pietre grezze di dimensioni medie e piccole, in leggero ritiro verso l‘alto, l‘intercapedine fra il gradone di base e il nucleo murario è riempita con pietrame minuto, su cui poggiavano gli ortostati del paramento esterno leggermente inclinati verso l‘interno.
I lastroni di paramento dell‘esedra e del corpo allungato furono in gran parte asportati e reimpiegati nel muro di recinzione del terreno, che correva proprio sopra l‘abside del monumento; molti lastroni basaltici, di forma irregolare e con la faccia a vista rozzamente spianata, giacciono ancora accanto alla sepoltura, mentre altri sono reimpiegati nelle strutture di epoca storica. Restano in posto solo due lastroni conservati nel tratto anteriore della fiancata sinistra, e tre di dimensioni leggermente inferiori nel tratto posteriore della fiancata destra.
Asportata la stele, l‘ingresso è ora delimitato da due ortostati che lasciano un passaggio leggermente più stretto della galleria retrostante; una lastra orizzontale costituisce la soglia. Il vano ha pianta naviforme molto allungata, leggermente ristretta alle estremità, e sezione trapezoidale ra stremata verso l‘alto; il rivestimento interno è costituito da massicci ortostati di altezza differente, sovrastati da blocchi e lastre disposti orizzontalmente in filari irregolari e discontinui. Mancano il pavimento e il lastrone di fondo, evidentemente rimossi dai cercatori di tesori; manca interamente anche la copertura che doveva essere piattabandata. Subito dopo l‘ingresso, sulla parete sinistra della galleria si apre uno stipetto quadrato, leggermente rialzato sul piano di calpestio interno; esso è delimitato sul lato sinistro dalla lastra d‘ingresso, sul lato destro dal primo ortostato della galleria, alla base da una piccola lastra e sul fondo da due pietre sovrapposte
La galleria, già interamente frugata e svuotata fin sotto il pavimento, non ha restituito alcun elemento di corredo; con tutta probabilità, dalla galleria furono estratti gli elementi, in parte nuragici (tre frammenti di olla con orlo a tesa interna) ma soprattutto romani e altomedievali, recuperati nel terriccio accumulato per opera di precedenti scavatori sui ruderi delle fiancate della sepoltura. Lo spazio dell‘esedra ha restituito molti frammenti ceramici nuragici, ora sparsi ora addensati, con leggera prevalenza nel settore destro; un piccolo gruppo di vasetti nuragici, di probabile carattere votivo, era contenuto in una depressione del tavolato roccioso, a pochi metri dall‘ingresso. Infine, un deposito relativamente ricco di ceramica nuragica si trovava dietro l‘attacco del braccio destro dell‘esedra e, in misura minore, accanto alle due fiancate del corpo allungato.
Fonte:
USAI A. 1998, Scavi nelle tombe di giganti di Tanca ‘e Suei e di Tanca ‘e Perdu Cossu (Norbello, OR), in Quaderni della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano, 15, pp. 122-149.