Pozzi sacri di Matzanni, Vallermosa
Conosciuto dalla fine dell‘800, il sito di Matzanni rappresenta un notevole esempio di villaggio santuario posto in posizione dominante rispetto alla fertile valle del Campidano, e in posizione di controllo delle montagne del Monti Mannu.
Tre campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza dal 2004 al 2007 hanno permesso di mettere in luce una parte del pozzo sacro A. Questo si compone di una cavità coperta a doppio spiovente aggettante, con scalini sul lato S–E che permettevano l‘accesso all‘acqua. Il piazzale antistante venne strutturato con una imponente gradonata ad arco di cerchio che ricorda quella dell‘analogo villaggio–santuario di Su Romanzesu di Bitti. Lo scavo ha evidenziato la monumentalità dell‘area.
Non lontano da questo primo punto è ubicato il pozzo B, ancora non scavato, e una serie di strutture ad andamento circolare, anch‘esse non indagate, che potrebbero essere le basi di capanne.
Discosto dall‘area principale, a circa 350 m a S–O, é posizionato un terzo pozzo sacro C. Eben visibile il dromos di accesso e la camera centrale allagata. In più occasioni sono stati segnalati scavi clandestini che hanno interessato in particolare quest‘ultima struttura. In base ai dati di scavo è possibile individuare la fondazione del pozzo A tra il Bronzo Finale e il Primo Ferro, senza escludere che il proseguire della ricerca possa fornire dati per i periodi precedenti.
Per analogia anche le altre strutture potrebbero essere ricomprese nel medesimo arco cronologico. Le valenze cultuali dell‘area si protraggono con la fondazione del vicino tempio punico–romano di Genna Cantoni, posto a soli 200 m a O–S–O dall‘area nuragica principale. Il complesso nel suo insieme rappresenta un esempio eccezionale della categoria dei santuari con pozzo sacro anche per la presenza di tre di queste strutture in un ristretto ambito spaziale.
Autore: Fabio Nieddu