Arborea: tempio a pozzo di Orri

Tempio a pozzo di Orri, arborea

Autrice: Claudia Nocco

La struttura del tempio a pozzo di Orri presenta un’opera poligonale o subquadrata, fabbricato con tecnica nuragica. Questa tipologia d’opera si colloca per B. Sanna fra il gruppo dei pozzi più antichi, con pietre non squadrate ma lisciate quasi al naturale o sbozzate in parallelepipedi irregolari e con camere di nuraghe interrate.

Il tempio di Orri si presenta privo di tholos che secondo un’ipotesi era alta 7 m. E’ ancora visibile l’abside. L’ingresso era architravato.

All’interno del pozzo è presente la canna circolare interrata e una scalinata con sette gradini. Il fondo costituito da sabbia sottile e valve di telline è la base sulla quale poggia la struttura. All’esterno nel lato occidentale è presente il muro di oltre 6 m attribuito all’ala occidentale del recinto. Sul lato orientale è presente l’opera muraria pertinente alla struttura.

 

Lo scavo archeologico del tempio di Orri

Nella prima campagna di scavo1 si è proceduto con il diserbo dell’area che ha messo in evidenza gli interventi clandestini, ed è stata impiantata una recinzione. Il tempio a pozzo di Orri si presentava, all’inizio dell’indagine archeologica, completamente coperto dalla vegetazione, erano visibili alcuni blocchi della tholos, quelli crollati della falsa volta e l’acqua della vena ancora attiva. Lo scavo proseguito in estensione con un saggio di 12 x 10 m, nel quale il pozzo risultava al centro. In seguito alla rimozione degli accumuli dovuti agli azioni dei clandestini localizzate sul lato ovest dell’atrio, si sono messi in luce due cumuli di pezzame litico ortogonali fra loro.

Nel resto dell’area si è messo in luce la cresta del muro orientale del tempio e quasi tutta l’abside. All’interno della struttura le indagini hanno evidenziato che i blocchi del crollo della tholos non erano bastanti alla ricomposizione integrale della falsa volta che, secondo un’ipotesi ricostruttiva, doveva essere alta circa 7 m. Lo spoglio della tholos, dell’atrio e del lato occidentale è avvenuto in momenti differenti.

La buca dei clandestini nell’area dell’atrio ha messo in mostra i primi due gradini, mentre i successivi due lo erano da tempo. All’interno della struttura con l’asportazione della terra è venuta in luce parte del crollo che copriva parzialmente la gradinata. Nell’ultima parte del cantiere sul lato occidentale è venuta in luce la cresta del muro lungo oltre 6 m che si può forse considerare l’ala occidentale del recinto.

Nel corso della terza campagna di scavo si è proceduto all’asportazione del riempimento del pozzo e alla rimozione dei blocchi di crollo della tholos e di parte dell’ingresso architravato che copriva la scala, nonché alla messa in luce della parte esterna della struttura. L’ultima campagna di scavo ha visto la integrale rimozione del riempimento del pozzo e la completa messa in luce della scala che consta in sette gradini. Il fondo del pozzo è costituito da sabbia finissima ricca di valve di telline, su questo strato sembra sia stata eretta almeno una parte della struttura come rivelato dal saggio realizzato nel lato est

I materiali archeologici

I materiali rinvenuti appartengono a diverse epoche. Dalla tipologia dei ritrovamenti si deduce una lunga fase di frequentazione che va dall’età nuragica nella quale si attribuisce la fase costruttiva del tempio, al XVI-XVII secolo d.C. La funzione cultuale del pozzo si conserva nel periodo punico e nei secoli successivi alla conquista romana. Nell’epoca romano-repubblicana si riscontra un cambiamento nel rito e nella tipologia delle offerte, dalle statuine fittili si passa ad offerte in cibo contenute nelle ceramiche da mensa e anforacei o offerte monetali1. La decadenza e il successivo abbandono sono da porre tra l’inizio o metà del II secolo d.C.

Una nuova frequentazione del pozzo si rileva dai secoli XVI-XVII, quando presumibilmente il pozzo è stato adoperato per le scorte di acqua dolce. Fonti orali testimoniano la frequentazione del pozzo fino agli anni Cinquanta del XX secolo.

Testo tratto dalla tesi di laurea “Il tempio a pozzo nuragico e punico di Orri”

https://happylibnet.com/doc/330360/il-tempio-a-pozzo-nuragico-e-punico-di-orri

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