Barì – Bari Sardo: stele di Pirarba

Stele di Pirarba, Bari Sardo

La stele di Pirarba è di forma regolare, all’incirca ellittica, ben rifinita solo sulla faccia a vista dove sono state realizzate le incisioni e le cuvettes su una superficie di 90×105 cm; l’altezza del masso è di circa 60 cm.

I motivi incisi principali, costituiti da cerchi concentrici e spirali, sono sei di cui il più grande, che ha una larghezza massima di 45 cm, è formato da più giri di cerchi e spirali intorno ad una piccola coppella centrale; le altre incisioni conservano dalle due alle quattro serie di cerchi concentrici.

Un altro motivo interessante è rappresentato dalla disposizione circolare di sette coppelle intorno ad una centrale richiamando una raffigurazione solare già nota in altri contesti (D’ANNA – GUTHERZ – JALLOT 1995, fig. 14; POZZI 1996).

Sullo stesso schema sembra orientata anche un’altra serie di coppelle disposte ancora in modo circolare attorno ad uno dei motivi a cerchi concentrici.

Altre 48 coppelle risultano disposte in maniera più o meno casuale. Sono, invece, quattro le cuvettes ben identificabili che, scavate una accanto all’altra, sembrano indicare una scelta precisa nello schema realizzativo. Il ‘taglio’ creato da una cuvette scavata su un lato del motivo a spirali dimostra, almeno in questo caso, l’anteriorità delle incisioni (spirali, cerchi concentrici e simili) riconducibili, forse, ad una fase meno evoluta del Neolitico Recente sardo.

Ai piedi della stele di Pirarba è emerso, unico caso sinora riscontrato in Sardegna, anche un macinello (misure: 10,7 x 8,9 x 2,5 cm) ben identificabile con il tipo III di Monte Lazzu (CASTOLDI 2004) così descritto dal Weiss: lunghezza fra 9,5 e 12 cm, superficie d’utilizzo piana, forma sub-ovale o sub-circolare (WEISS 1984, p. 280).

Testo e illustrazione di Michele Castoldi – Diffusione e analisi delle macine preistoriche ad uso comunitario-rituale

Stele di Pirarba
Stele di Pirarba
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