Biddanoa Truschedu – Villanova Truschedu: nuraghe San Gemiliano

Nuraghe San Gemiliano, Villanova Truschedu

Esaminando la posizione del nuraghe di s. Barbara si vede la corrispondenza con quella di Casteddu Becchiu; esso domina il guado del fiume Tirso, e mentre sulla stessa sponda destra si collega coi nuraghi poco sopra ricordati di Domenicu Porru, Su Crabu, Sa Ria Sotgiu, Pischina Andria, e specialmente col Casteddu Becchiu a formare una linea fiancheggiante la valle, che si continua poi verso il piano con nuraghi disposti su collinette di Su Stampu, di N. Anna, di N. Cagotti, si collega sull’opposta sponda con altre costruzioni, come il nuraghe Ruinas, già menzionato e quelli di S. Viitoria, di Tres Bias, di Sinnaidroxius, de Is Pardis, allineati tutti sulla sinistra della valle e formanti, insieme con quelli della sponda destra, un sistema che ha tutta l’apparenza di una custodia della via naturale lungo il Tirso.

Così pure dallo stesso nuraghe di s. Barbara, si dominava la via che lungo il vallone di Sa Roia de Trogus sale all’altipiano di Paulilatino; anche in questo vallone, ampio ed irrigato di acqua, abbondano i nuraghi, tutti sopra a leggieri rialzi del suolo ed allineati sulle due pendici dolcemente salenti all’alto piano. Procedendo dallo sbocco della valle custodito dal N. S. Barbara, vediamo i nuraghi de Benas, de Santu Milanu (San Gemiliano), di Gioppianu quasi corona al maggior nuraghe di s. Barbara, poi salendo il corso della valle stessa, quelli abbastanza visibili di Su Gazzu, di Torredus e di Codes, poi quelli di Carduche, di Corongiu Fenugu, di sos Olieddos, di Galta; mentre sull’orlo dell’altipiano si presenta una serie di nuraghi, l’Arbiddera, l’Onella ed in ispecie il maestosa nuraghe Oschina, che profila l’alta sua torre nettamente visibile dal nuraghe di s. Barbara, come da quello di Castelvecchio.

Autore: A. Taramelli,Villanova Truschedda. Nuraghe di Santa Barbara, Notizie degli Scavi, 1903

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