Sune – Suni: nuraghe Nuraddeo

 

Nuraghe Nuraddeo, Suni

TACS s.n.c.

328 8789521 – 392 1650347
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Come arrivare:

Da Suni si prende la strada per Padria, si seguono i cartelli e si svolta a sinistra all’altezza del km 65 fino all’area archeologica, ben visibile. Coordinate:  40°19’27″N 8°34’47″E

Il sito nuragico di Nuraddeo si trova nel mezzo dell’altopiano basaltico di Pedrasenta, a breve distanza dalla strada Suni-Pozzomaggiore; è composto da un nuraghe complesso costituito da un bastione trilobato che ingloba un mastio centrale alto e svettante, racchiudendo anche un piccolo cortile. Sul lato occidentale del monumento si distinguono alcuni perimetri murari di strutture circolari riferibili al villaggio.

La torre centrale ha un diametro di 11 metri e si innalza dal terreno per circa 15 metri; le murature esterne sono realizzate con blocchi disposti a filari regolari, soprattutto nei livelli superiori. Questa torre ha la particolarità di presentare un paramento murario che negli ultimi quattro filari residui, per una altezza di m 1,50, interrompe il profilo a scarpa e si verticalizza assumendo una forma cilindrica. Dalla rimozione del crollo provengono conci di vario tipo, tra cui alcuni molto interessanti in calcare di colore bianco, spesso sagomati a T, che dovevano costituire la parte finale della torre centrale, in un’alternanza cromatica dal forte effetto estetico.

L’ingresso, rivolto a Sud-Ovest, reso agibile dopo i recenti scavi, introduce in un corridoio, lungo m 3,80, privo di spazi sussidiari e con copertura ogivale di altezza crescente verso l’interno. La camera, circolare (diametro m 4,30), presenta la tholos integra (alta m 5,80 prima dei recenti scavi) salvo l’assenza della pietra di chiusura; è presente una sola nicchia di pianta poligonale, alla sinistra, profonda m 1,50. A destra, sopraelevato dal piano di calpestio (m 2,50, prima degli scavi), si apre l’accesso alla scala che, con 10 gradini, conduce al piano superiore.

La cella del primo piano è ancora integra, con diametro di m 3,40 ed un’altezza di m 4,25; prendeva luce tramite un ampio finestrone, non in asse con la porta del mastio. Non sono presenti nicchie ma nel lato destro, a m 1,10 da terra, si apre il vano della scala che conduce alla sommità del nuraghe e che forse, in origine, collegava una terza camera oggi scomparsa.

Il bastione trilobato misura m 24,30×22 lungo i due assi principali; le torri, circolari, sporgono sul filo delle cortine rettilinee che le raccordano. L’ingresso al cortile, di luce rettangolare, è ricavato nella cortina Nord-Ovest; nel retrostante corridoio, ai lati, sono presenti due nicchie affrontate di diversa fattura, di cui quella a destra coperta con volta a tholos.

L’andito introduceva in uno spazio aperto di forma sub-ellittica (m 4,50×4,48) sul quale, oltre all’ingresso del mastio, si apriva il corridoio che conduceva all’interno della torre Nord, ove era presente una camera circolare oggi svettata e ricolma di macerie. Camere circolari erano presenti anche nelle torri di Sud-Est e di Sud-Ovest: nella prima, l’accesso avveniva direttamente dall’esterno mentre nella seconda l’ingresso non è stato ancora individuato.

Fra queste due torri ed il mastio, nel corpo del bastione, sono ricavate altre due cellette minori. Intorno al monumento si rinvengono ceramiche di età nuragica e romana, residui di una possibile frequentazione in età storica.

Testo tratto da “La Sardegna Nuragica” , a cura di Alberto Moravetti, Paolo Melis, Lavinia Foddai, Elisabetta Alba

http://www.sardegnadigitallibrary.it/documenti/17_27_20180611131452.pdf

 

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