Otieri – Ozieri: nuraghe Burghidu

Nuraghe Burghidu, Ozieri

 

Il Burghidu è una costruzione imponente e relativamente ben conservata, mai sottoposta ad indagini di scavo né in alcun modo protetta e curata, per cui il rischio di un irreversibile degrado è qui, come in altri casi, incombente. È un nuraghe trilobato in trachite, che domina la parte settentrionale del vasto Campu di Ozieri, a ridosso del Monte Sassu dal lungo profilo rettilineo. Posto su un rilievo appena accennato del terreno, svetta su un paesaggio di campi erbosi. Mantiene ben conservato il mastio ed una delle tre torri di contorno, oltre ad un tratto della cortina di raccordo fra due torricelle: il resto è sommerso di macerie, per cui, pur non essendo dubbia la struttura triloba, la ricostruzione integrale del disegno non è possibile. Nei disegni del Lamarmora, che lo vide più volte a partire dal 1821, quando lo stato di conservazione era senza dubbio migliore, appaiono completamente rilevabili tutti i con- torni del monumento

Il mastio presenta due celle sovrapposte e complete; il suo paramento esterno è crollato per un buon tratto in corrispondenza del finestrone di luce del secondo piano, per cui appaiono a vista il vano d’accesso alla camera ed uno spaccato dei due tronchi della scala elicoidale, rispettivamente diretti al piano terreno ed al terrazzo. È appunto dall’alta e comoda scala che, dopo un giro di oltre 300° si scende oggi all’interno basale dell’edificio, essendo l’ingresso originario completamente ostruito. Sbucati nel corridoio (con ampia garetta frontistante la scala) si accede alla tholos, molto bella anche se notevolmente interrata, dotata di tre grandi nicchie: quella di destra risulta messa in luce fino alla base da scavi clandestini. L’accesso dal corridoio alla camera, a causa dell’interramento, è abbastanza difficoltoso (l’altezza residua del corridoio all’esito è di 50 cm.)

La cella del secondo piano, anch’essa completa, di discrete dimensioni e priva di vani sussidiari, è alta circa 5 metri, e serve ancora oggi (in quanto raggiungibile facilmente dall’esterno attraverso il crollo) per ricovero di bestiame. Del corpo aggiunto, rimane intatta la cella della torretta NW, dotata di autonomo accesso dall’esterno ed originariamente a due piani (tracce del secondo), alta all’esterno circa 5 metri. Dalla camera parte uno stretto cunicolo, ostruito dopo breve tratto, che fungeva da collegamento con la torricella successiva. Per il resto, solo tracce più o meno consistenti, alcune di problematica in- terpretazione. L’altezza massima del nuraghe è di circa 14 metri

Testo tratto da: M. Sequi, Nuraghi. Manuale per conoscere 90 grandi torri megalitiche della Sardegna

error: Content is protected !!