Mìris-Milis: nuraghe Cobulas

 

Nuraghe Cobulas, Milis

Il nuraghe Cobulas (o Cuccuru de is zanas) è situato alla periferia settentrionale dell’abitato di Milis, lungo la strada per Bonarcado.

Eretto in blocchi poliedrici di basalto, il nuraghe Cobulas di Milis è un monumento megalitico di tipologia complessa a tholos, ben ricollegabile, nel relativo impianto planimetrico, al nuraghe pentalobato Arrubiu di Orroli. Più in dettaglio, il monumento si compone del mastio A e di una torre minore contigua B, a Sud-Ovest, entrambi compresi entro uno spazioso cortile C, intorno al quale gravitano quattro delle cinque torri marginali F,G,H,D,E, disposte agli angoli di un pentagono irregolare, con cortine maggiori sui fianchi orientale, meridionale e occidentale, e cortine minori, convergenti da Nord-Est e da Nord-Ovest, verso la torre settentrionale E, contrapposta al cortile.

In analogia con diversi nuraghi di tipologia complessa del territorio oristanese (Tradori di Narbolia, Santa Barbara di Bauladu, Domu Beccia e Maringianu di Uras, Bau Mendula di Villaurbana), le torri marginali del Cobulas sporgono di circa tre quarti di cerchio rispetto al profilo perimetrale esterno delle contigue cortine murarie. Stante la radialità di tali corpi marginali, l’impianto planimetrico complessivo è articolato così da evidenziare eccezionale risalto spaziale e volumetrico al cortile che, insieme con il mastio, assume pertanto la centralità architettonica del monumento megalitico.

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L’ingresso al Cobulas interviene da Est, lungo la cortina che unisce le torri marginali F-G, ed è tangente a quest’ultima, così da essere in posizione decentrata rispetto all’accesso al mastio A, rivolto a Sud. Nello sviluppo planimetrico d’insieme, l’asse Nord-Sud, dalla Torre E al polo esterno della cortina muraria H-G, si sviluppa per m. 32,50; si registrano invece m. 31,50/25,80 sui due assi trasversi Est-Ovest, passanti rispettivamente lungo le torri marginali D-F ed H-G.

Di contro ad una media di m. 7,30 riferita ai diametri delle torri periferiche F,G,H,D,E, il mastio centrale raggiunge invece m. 11,00/11,50 alla base attuale di emergenza, cioè in corrispondenza del finestrino di scarico soprastante l’architrave dell’ingresso, interrato sul riempimento dello spazioso cortile.

Le torri marginali risultano essere scapitozzate in maggiore o minore misura; è maggiormente conservata in altezza (m. 5,35) la torre centrale A, provvista di due nicchie parietali, sull’asse trasverso all’ingresso. È distinta la torre settentrionale E, in quanto è munita di una spaziosa nicchia intermuraria addossata al mastio, alla stessa maniera di quanto si registra nella corrispondente torre di fondo del nuraghe Arrubiu di Orroli

La capanna n. 1  è parzialmente conservata sia in elevato sia negli originari depositi stratigrafici antichi, mentre risultano sconvolti e pressoché asportati quelli recenti, relativi alla fase insediativa e di frequentazione tardoromana e altomedievale, dalle intense operazioni di dissodamento agrario effettuate soprattutto nell’ultimo cinquantennio del Novecento.

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FONTE: Vincenzo Santoni – Paolo Benito Serra – Francesco Guido – Ornella Fonzo
Il nuraghe Cobulas di Milis-Oristano: preesistenze e riuso
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