Macumère – Macomer: nuraghe Sòlene

Nuraghe Sòlene, Macomer

Il monumento, posto a breve distanza dalla tomba di giganti omonima e a meno di 800 metri dai nuraghi Pilinzones, a SO, e Prunas a NE,  un monotorre con scala d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce (A,B,C).

La torre, a pianta circolare (m 13,90×13,25), si conserva per una altezza massima residua di m 9,25 (24 filari), ad Ovest, mentre quella minima, a Est, data dal piano di crollo con circa 2 metri. L’opera muraria, assai rozza e poco curata, costituita da pietre di varie dimensioni, appena sbozzate e disposte a filari irregolari con numerose zeppe di rincalzo.

L’ingresso, a SE, di luce quadrangolare (largh. m 1,60; alt. m 2,50) e con lastra di soglia (spess. m 0,62),   sormontato da un rozzo architrave (lungh. m 2,00; largh. m 1,10; spess. m 0,60) munito di finestrino di scarico.

L’asse del corridoio appare obliquo nel primo tratto (m 1,55) per poi proseguire rettilineo, ma non in asse con la porta: la lunghezza complessiva di m 4,10, la larghezza di m 1,35/1,94/1,50 e l’altezza di m 3,50. Nella parete sinistra, a m 1,55 dall’ingresso, si apre la porta trapezoidale (largh. m 1,50/0,30; alt. m 3,15) che introduce nel vano-scala, illuminato da feritoie ed ora praticabile soltanto per circa 4 metri prima di essere ostruito dal crollo.

La camera, circolare in pianta (m 4,15×4,10) e con la tholos intatta (m 7,20 s.r.),   costruita con una trentina di filari di pietre che sino a m 3,50 dal piano di calpestio sono di grandi dimensioni; nei filari superiori, invece, risultano vistosamente più  piccole e messe in opera con numerose zeppe di rincalzo.

La nicchia A, a sinistra, ha ingresso a luce trapezoidale molto rastremata (largh. m 1,10/0,34; alt. m 3,00), pianta poligonale (prof. m 1,85; largh. m 1,10/1,60; alt. m 3,00) e sezione ogivale.

La nicchia B, centrale e con porta trapezoidale (largh. m 0,95//0,30; alt. m 2,75), ha forma poligonale (prof. m 2,60; largh. m 0,95/1,30; alt. m 2,95) e sezione ogivale. La nicchia C, a destra, poligonale in pianta (prof.m 2,10; largh. m 1,35/1,65; alt. m 3,10) ma con asse lievemente obliquo verso destra, ha sezione ogivale e ingresso trapezoidale (largh. m 1,35; alt. m 3,14).

Intorno alla torre, per vasto tratto, sono visibili i resti di un esteso villaggio e la presenza di un antemurale. Purtroppo, l’area   stata interessata da intensi lavori di spietramento che hanno in gran parte sconvolto e distrutto l’antico abitato.

Testo tratto da “Ricerche archeologiche nel Marghine Planargia”, di A.Moravetti – Carlo Delfino editore


Nei pressi del nuraghe si trovavano tre betili con tre oculi alti circa due metri, che accompagnavano tre cippi conici di grandi dimensioni di cui attualmente resta soltanto la parte superiore. 

I sei monoliti, integri fino agli anni ’60, sono sono stati spezzati involontariamente nel tentativo di trasportarli in città per arredare il giardino pubblico, già da allora in fase di progettazione.

Testo tratto da: Culto degli antenati nell’età del Bronzo della Sardegna, di Caterina Bittichesu

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