Isporlatu – Esporlatu: nuraghe Erismanzanu

 

 

Nuraghe Erismanzanu, Esporlatu

 

Il nuraghe è un monotorre con nicchia e scala d’andito, camera voltata ad ogiva con tre nicchie disposte croce

La torre è costruita con massi in trachite di dimensioni eccezionali, specie alla base, i quali si riducono di volume man mano che si procede verso l’alto. Sia nei filari inferiori che in quelli superiori i blocchi, con la faccia a vista rettangolare, sono ben lavorati, squadrati, quasi in opera isodoma in facciata. Ne risulta, dunque, un paramento murario esterno a filari perfettamente regolari, ben connessi, senza uso di zeppe di rincalzo. La torre si eleva per un’altezza massima di m 8 e diciassette filari di pietre. L’apertura d’ingresso guarda nel punto di maggiore illuminazione, ad Est, come solitamente avviene nei monumenti di tal genere, ed è sormontata da un architrave perfettamente lavorato e con faccia a vista rettangolare con finestrello sovrastante (lungh. m 1,60; alt. m 0,70; spess. m 0,80)

L’ingresso introduce nel corridoio, coperto da grossi lastroni, nel quale si affaccia, sulla sinistra, la porta della scala elicoidale che consente l’accesso ai piani superiori

Un alto ingresso (m 2,70), a m 5,20 da quello esterno, immette nella camera centrale, circolare in pianta (diam. m 4,50; alt. m 7,50) e marginata da tre nicchie coperte ad ogiva. Al centro del pavimento si apre un pozzetto, forse un pozzo d’acqua o più probabilmente un silo: è profondo circa un metro e presenta un paramento murario costituito da blocchi ben lavorati

Sullo svettamento corrispondente al piano pavimentale della camera del primo piano, ora demolita si tro- vano due ripostigli, uno dei quali profondo circa 3 metri

Fonte: Sequi Marcello  – Nuraghi, Multigrafic, Como 1985



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