Sòrgono: domus de janas di Santu Loisu

 

 

Domus de janas di Santu Loisu, Sòrgono

In un bancone roccioso granitico, di forma irregolarmente parallelepipeda, sono scavate due domus de janas monocellulari. Nel le vicinanze, a circa m 50 in direzio ne Est, è presente una fontana di recente costruzione. La zona circostante è caratterizzata da un fitto bosco di querce. Le due sepolture ipogeiche, distanti circa m 1 una dall’altra, sono rispettivamente scavate nel lato Nord e nel lato Ovest di un bancone granitico: ambedue sono state, probabilmente da lungo tempo, private del loro contenuto originario, ed utilizzate come ricovero temporaneo per il bestiame. Attualmente non è osservabile il piano pavimentale, in quanto ricoperto da uno strato di humus. Nel corso dello scavo non sono stati rinvenuti, né all’interno, né nelle immediate vicinanze delle sepolture, elementi di cultura materiale.

Domus de janas I

Dimensioni: cella: h m 0.92; lungh max m 0,73; lungh min m 0,69; largh m 1,42

 la domus de janas, di ti po monocellulare, è scavata sul fronte Nord del bancone roccioso granitico. Il portello daccesso a luce trapezoidale (h m 0,67; largh max m 0,57; largh min m 0,44) è caratterizzato dalla presenza di un rincasso per l’incastro del chiusino, in dividuabile, anche se parzialmente interrato, nelle immediate vicinanze dellingresso. è inoltre visibile la soglia, rialzata rispetto allattuale piano di campagna, ma non è interamente apprezzabile in altezza a causa dellinterro. La camera, di pianta subellittica e soffitto piano, presenta le pareti brevi leggermente concave; nella superficie delle pareti sono ancora evidenti le tracce dello strumento utilizzato per lo scavo. Sulla parete di fondo, a sinistra rispetto allin gresso, è visibile una nicchia (h m 0,67; prof m 0,32), interpretabile come limposta di un altro ambiente non portato a termine.

Domus de janas II

la domus de janas, di ti po monocellulare, è scavata sul fronte Nord del bancone roccioso granitico. Il portello daccesso a luce trapezoidale (h m 0,67; largh max m 0,57; largh min m 0,44) è caratterizzato dalla presenza di un rincasso per l’incastro del chiusino, individuabile, anche se parzialmente interrato, nelle immediate vicinanze dellingresso. E inoltre visibile la soglia, rialzata rispetto allattuale piano di campagna, ma non è interamente apprezzabile in altezza a causa dellinterro. La camera, di pianta subellittica e soffitto piano, presenta le pareti brevi leggermente concave; nella superficie delle pareti sono ancora evidenti le tracce dello strumento utilizzato per lo scavo. Sulla parete di fondo, a sinistra rispetto allingresso, è visibile una nicchia (h m 0,67; prof m 0,32), interpretabile come limposta di un altro ambiente non portato a termine rincasso; la soglia è lievemente rialzata rispetto all’attuale piano di campagna. La cella, di pianta subellittica, con soffitto piano spiovente verso l’ingresso, ha le pareti rettilinee, le cui superfici presentano le tracce degli attrezzi da scavo. La parete sinistra, verso il fondo, presenta una grave lesione che ha determinato un’apertura di forma subtrapezoidale (h m 0,66; largh m 0,74), nel lato settentrionale del banco roccioso.

Testo tratto da “Progetto i nuraghi: Ricognizione archeologica in Ogliastra, Barbagia e Sarcidano”  – 1990 -Consorzio Archeosystem

 

http://www.tonara.org/Paesi/Sorgono/Da%20Visitare.

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