Setzu: domus de janas Sa Domu e S’Orcu

 

 

Domus de janas Sa Domu e S’Orcu, Setzu

 

Dopo aver percorso la S.S. 131 da Cagliari e svoltato a destra al bivio Villasanta (km 40), si prosegue sulla S.S 197 fino a Barúmini. Qui, girando sulla sinistra, si imbocca la strada provinciale che da Tuili porta a Setzu. A circa 800 metri dalluscita di questultimo paese, prima del ponticello, si imbocca, sulla destra, la strada per la «giara»

Questa si percorre (lasciando sulla sinistra lunico bivio che si incontra) fino a mezza costa, quando, a pochi metri a sinistra rispetto alla strada, compare la vistosa formazione marnosa a conoide entro la quale è scavata la grotticella del tipo detto «domus de janas»

Utilizzata ancora oggi come ricovero dai pastori, la «domu» fu trovata sconvolta già dal primo editore, il Lilliu, che la descrisse e rilevò tra il 1939 ed il 1940

È posta su un terrazzo marnoso (m 380 s.l.m.) al di sotto del ciglio basaltico, tra Nuridda e Corona Pilittus. A circa 325 metri a nord, restano i ruderi del nuraghe sUraxiSetzu in blocchi basaltici, monotorre e monocellulare

La grotticella appartiene al più recente tipo delle «domu» a proiezione orizzontale ed ha sche ma pluricellulare. Lasse maggiore longitudinale (m 6,65), sul quale si impostano latrio, lanticella e la cella, si sviluppa in senso EO curvando leggermente verso ESE nellatrio ed OSO nella cella Sugli assi trasversali NS, in corrispondenza dellanticella (m 3,80) e NNO/SSE, in corrispondenza della cella (m 3,30), si aprono, sulla destra, due ambienti minori ad orientamento longitudinale ENE/OSO. Dallatrio quadrangolare e ristretto verso est (m 1,60 di lungh. x 0,95 1,35 di largh. x 1,10 di alt.) attraverso il portello quadrangolare rastremato verso lalto (m 0,25 di spess. x 0,90 x 0,80 di largh. x 1,00 di alt.), sopraelevato di m 0,15 ed originariamente chiuso da un lastrone (come testimoniano i due fori per i paletti agli angoli superiori esterni dello stipite), si accede alla anticella quadrangolare (m 2,20 x 1,802,20 x 1,25). Dallanticella, attraverso unapertura sopraelevata a bocca di forno, si accede sulla destra ad un ambiente quadrangolare irregolare (m 1,25 x 1,75 x 0,85), ampliato verso sud in una cella rotondeggiante (m 0,85 x 1,10 x 0,82).

Una seconda apertura a bocca di forno nella parete di fondo immette nella cella vera e propria quadrangolare e crollata nella parte sudovest (m 2,50 x 2,00 x 0,74). Dalla cella, sulla destra, si accede ad un altro ambiente rettangolare (m 2,30 x 1,15 x 0,71)

I soffitti sono piani nellanticella e nella cella, arrotondati negli altri ambientiLa tomba, scavata forse a tappe successive, secondo le esigenze delle deposizioni, ripete genericamente schemi noti in varie necropoli di grotticel le artificiali sarde e sembra assegnabile, almeno nel suo primitivo impianto, al Neolitico finale

Bibliografia 

  1. G. Lilliu, Domus de lanas di Domu sOrcu e nuraghi alle falde della Giara, «Not. Sc.» XIX 1940, p. 240 ss

Autrice: Caterina Lilliu 

Testo tratto da:  I Sardi – La Sardegna dal Paleolitico all’Età Romana

http://www.sacoronarrubia.it/archeologia/domus-de-janas-sa-domu-e-sorku-di-setzu/

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