Potuvigàri – Putifigari: domus de janas di S’Incantu

 

 

 

Domus de janas di S’Incantu o Monte Siseri, Putifigari

APERTA SOLO SU PRENOTAZIONE AI SEGUENTI RECAPITI:

Giovanni 320 7591815 – Giacomo 389 6773158 –  Tore 347 2943842

Comune di Putifigari: 079 905023

 

L’ipogeo fa parte di una necropoli di cui sono note altre due tombe.

Presenta una pianta a “T” e risulta composto da dromos, padiglione, anticella, cella principale e due celle secondarie. Il dromos (lungh. m 6,85), orientato ad Est, si allarga progressivamente verso l’ingresso terminando in un padiglione (lungh. m 0,72; largh. m 1,45; alt. m 1) decorato con rilievi a fascia in stile architettonico.

Da qui si accede all’anticella, trapezoidale (lungh. m 1,78; largh. m 2,02; alt. m 2,20), che presenta pavimento ribassato di m 1 ed è dotata di un gradino semicilindrico per facilitare l’accesso alla cella maggiore. Anche l’anticella mostra paraste e fasce orizzontali in rilievo, mentre il soffitto, residuo solo presso le pareti laterali, era decorato dalla rappresentazione di un tetto a doppio spiovente, di cui rimangono solo alcune parti dei travetti laterali. Sulle pareti laterali sono presenti, contrapposti, due motivi complessi scolpiti, costituiti da una falsa porta rettangolare suddivisa in due riquadri da una fascia orizzontale e sormontata da un triplice motivo corniforme.

Triplici motivi corniformi sono presenti anche nel portello di accesso alla camera principale. Tutti i motivi conservano tracce di ocra rossa. Anche la camera principale, di pianta rettangolare (lungh. m 3,20; largh. m 5,80/6; alt. m 2,22) e munita di due pilastri, è caratterizzata da un complesso sistema decorativo. Sul soffitto è scolpita la rappresentazione di un tetto ligneo a doppio spiovente, con trave centrale e travetti trasversali. La composizione è decorata con colore nero per le parti in rilievo (trave centrale e travetti laterali) e colore rosso per le parti in negativo.

Il pavimento, ribassato di m 0,38 metri rispetto a quello dell’anticella, presenta al centro un grande focolare rituale (diam. m 1) formato da quattro anelli concentrici, ribassati dal pavimento, con una coppella centrale.

La parete di fondo è interamente occupata da un triplice corniforme fuso con una falsa porta delimitata da un doppio rincasso. Sui lati brevi del vano si aprono due portelli decorati con cornici in rilievo, che conducono a due ambienti secondari a pianta sub-rettangolare, con pavimento diviso in due parti da un setto centrale.

La domus de janas risulta essere, per l’eccezionale presenza al suo interno di elementi magico-religiosi e per la pregevole rappresentazione di motivi architettonici, uno degli ipogei più noti e interessanti della preistoria della Sardegna. Scavata da Giovanni Maria Demartis nel 1989, vi sono stati individuati quattro strati di cui il più antico ha restituito frammenti ceramici e litici attribuibili all’Ozieri e, probabilmente, al primo Eneolitico.

 

Testo tratto da “La Sardegna Preistorica” , a cura di Alberto Moravetti, Paolo Melis, Lavinia Foddai, Elisabetta Alba

https://www.sardegnadigitallibrary.it/documenti/17_27_20180612094927.pdf

 

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