Bessude: domus de janas di Enas de Cannuia

 

Domus de janas di Enas de Cannuia, Bessude

 

La necropoli di Enas de Cannuia comprende sei domus de janas scavate in un costone trachitico assai ripido che delimita un breve altipiano.

I portelli d’ingresso alle domus appaiono manomessi dall’uomo, che le utilizzò come ricovero d’animali. E’ assai probabile che i portelli originari fossero sopraelevati rispetto al piano di campagna, come si può osservare in altre necropoli di analoga ubicazione, per es. a Mesu ‘e Montes (Ossi), Ochila (Ittiri), Coronas (Ozieri), Furrighesos (Nughedu S. Nicolò), Monte Ruju, Monte Pira e Partulesi (Ittireddu), Campumajore (Busachi), Sas Arzolas de goi (Nughedu S.Vittoria), Montessu (Santadi), ecc.

Fa parte di questa necropoli la Tomba dei Pilastri Scolpiti, decorata da motivi corniformi.

La domus è la quarta da sinistra e rientra nella planimetria a «T». Venne esplorata dalContu nel 1962 e da lui pubblicata nel 1964.

Comprende due ambienti, l’anticella a, in parte distrutta (m. 1,60 x 0,92 x 1,05), e la cella b, di forma rettangolare (m. 3,80 x 2,25 x 1,15).

Sulla parete sinistra dell’ anticella si osservano’ le tracce di due motivi corniformi dipinti di rosso, definiti da una sottile linea· incisa. Attraverso un portello di forma semicircolare (m. 0,50 x 0,62) si entra nella cella principale b, caratterizzata da interessanti elementi architettonici e decorativo-cultuali. Sul tetto, infatti, è rappresentato il soffitto a doppia falda della capanna rettangolare, con la trave centrale, espressa a rilievo positivo (largh. m. 0,30), sulla quale si appoggiano i travetti laterali, sette per parte, a rilievo negativo (largh. m. 0,09, prof. m. 0,02-0,03).

La parete d’ingresso è interessata da una composizione costituita da due paia di corna di stile curvilineo e di tipo complesso che sormontano il portello, fondendosi con esso nella parte superiore (tipo C, I, 1). Sono realizzate a bassorilievo, appaiono lievemente ondulate e con le punte appena volte verso l’alto, ampie m. 2,75.

Sulla parete di fondo si osserva una decorazione quasi del medesimo tipo (tipo C, I, 2). Duplici corna, infatti, sono scolpite al di sopra d’una falsa porta delimitata da due lesene. Ai lati di essa si notano tracce di un terzo paio di corna, suddiviso in due parti sporgenti ciascuna dagli stipiti della falsa· porta. Le dimensioni della composizione sono anch’esse analoghe: ampiezza massima m. 2,50; larghezza fascia m. 0,19, rilievo m.0,015. Sulle facce interne dei pilastri sono incisi fasci di zig-zag, interpretabili anch’essi come rappresentazioni corniformi.

Nessun materiale proviene da questa tomba.

Datazione: età del Rame, cultura di Filigosa (fase II b).

Bibliografia. Contu 1962, p. 300; Id. 1964, pp. 246-247; Id. 1965, pp. 38-39; Id. 1969, p. 46; Lilliu 1968, p. 59; Graziosi 1973, p. 161, Tav. 184; Tanda 1977, p. 45, ‘sch. 29, p. 46, sch. 32; Eaq. J984,vol. II,· ‘1>. 73, Fig. 9; Atzeni 1981, p. :XXXVIII, Fig. 17 c.

 

Testo e illustrazione da : L’Arte delle domus de janas nelle immagini di Jngeborg Mangold, di Tanda Giuseppa (1985)

Domus de janas di Enas de Cannuia

 

La tomba VI fa parte di una necropoli composta da sei tombe scavate sul versante orientale di un lungo rilievo roccioso

È costituita da due vani che si dispongono lungo l’asse longitudinale. Il primo è l’anticella, priva della parete d’ingresso a causa di un crollo, che conserva, sulla parete sinistra, i resti di due motivi corniformi scolpiti e dipinti di rosso

Da questa cella si accede alla camera principale, di pianta rettangolare (prof. m 2,25; largh. m 3,80; altm 1,15), munita di due pilastri lungo l’asse trasversale del vano, decorati, sui lati interni contrapposti, da una serie di Vscolpite e disposte a spina di pesce: quattro sul pilastro destro e cinque su quello sinistro. Nel soffitto, quasi piano, è riprodotto in rilievo il tetto di una capanna con trave centrale a sezione rettangolare e travetti trasversali

Sulla parete d’ingresso, al di sopra del portello, si conserva un duplice motivo corniforme scolpito a tutta parete (largh. m 2,75); sulla parete contrapposta, fuso con una falsa porta marginata da una cornice in rilievo, è presente un analogo motivo corniforme questa volta triplice (largh. m 2,50)

La Tomba IV di Enas de Cannuia venne segnalata nel 1964 da Ercole Contu, al quale si deve anche il primo studio del monumento. La sepoltura non è stata sottoposta a scavo archeologico

Bibliografia: CONTU E. 1964a, pp. 244-263; DEMARTIS G.M. 1985, pp. 9-19; TANDA G. 1985, pp. 66-67; Tanda G. 2015a 

Testo  tratto da La Sardegna Preistorica (a cura di Alberto Moravetti, Paolo Melis, Lavinia Foddai, Elisabetta Alba)


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