Laconi: Allée couverte di Corte Noa

Allée couverte di Corte Noa, Laconi

Il monumento è costituito da una lunga camera dall’andamento leggermente sinuoso (lungh. m 9; largh. m 1,60/2,10; alt. m 1,50), parzialmente interrata, con ingresso rivolto a Sud, delimitata da 19 lastre ortostatiche infisse a coltello (11 sul lato Ovest, 8 su quello Est). È divisa in due settori da una lastra trasversale, oggi spezzata, che costituisce la separazione tra il corridoio d’ingresso e la camera funeraria vera e propria, alla quale si accedeva attraverso un foro semicircolare ricavato nella lastra stessa. La parete di fondo del vano è formata dal fronte, lisciato, di un grosso masso naturale che presenta alla base una rientranza che delinea una sorta di nicchia.

Attorno al monumento numerosi massi potrebbero essere pertinenti al peristalite ed al tumulo di copertura. Il monumento di Corte Noa è stato esplorato, nel 1982, da Enrico Atzeni il quale ha messo in luce un contesto funerario riferibile all’ambito eneolitico di Abealzu, formato da numerosi vasi, anche miniaturistici, quaranta punte di freccia in ossidiana, vaghi di collana, anellini e spirali in rame e in argento, frustoli di piombo. Scarsi frammenti ceramici Ozieri-Filigosa documentano le fasi di costruzione e di primo utilizzo della sepoltura.

Allée couverte di Corte Noa, Laconi

Testo e illustrazione tratti da La Sardegna Preistorica (a cura di Alberto Moravetti, Paolo Melis, Lavinia Foddai, Elisabetta Alba)

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