Durgali – Dorgali: complesso nuragico di Serra Orrios

 

Complesso nuragico di Serra Orrios, Dorgali

 

Coop. Ghivine del G.r.a. – Nuraghe Mannu

338 8341618
www.ghivine.com
[email protected]

Come arrivare: 

Dalla 131 DCN si prende la SP per Dorgali e la si percorre per circa 5,6 km fino ad arrivare all’are archeologica, sulla sinistra. Coordinate:  40°20’1″N 9°32’15″E

L’insediamento nuragico di Serra Orrios è situato sull’altopiano basaltico di Gollei, a dominio della valle del Cedrino.

Si tratta di un villaggio costituito da un centinaio di capanne sorte attorno a due templi a “megaron” ed un probabile edificio di culto più antico; nelle vicinanze sono presenti anche due tombe megalitiche. Si annoverano diverse tipologie di capanne, alcune isolate ma la maggior parte riunite attorno ad un proprio spazio centrale.

Si contano sei raggruppamenti di abitazioni, alcuni serviti da pozzi e vasche per l’approvvigionamento dell’acqua.

L’aggregazione degli ambienti abitativi in vere e proprie insulae, documentata in molti altri villaggi di questo periodo, è da interpretate come una fase di evoluzione urbanistica dell’abitato nuragico.

Fra le strutture isolate, si segnala una capanna circolare (7 metri circa di diametro) che apparentemente può essere interpretata come probabile luogo di riunioni, per la presenza di un breve atrio all’ingresso e di un sedile alla base della parete interna: la singolare tecnica costruttiva dei muri perimetrali, a grandi ortostati sormontati da filari di pietre, ha fatto pensare anche ad un edificio di culto più antico rispetto ai tempietti a “megaron”.

Questi ultimi sorgono alla periferia occidentale del villaggio ed entrambi sono racchiusi entro un recinto sacro (temenos).

Il tempietto di maggiori dimensioni (m 10,20×5,26/4,40), meglio conservato (anche a seguito dei restauri), è racchiuso in un recinto relativamente piccolo (m 19×12); presenta una sola camera rettangolare, preceduta da breve atrio ed entrambi gli ambienti mostrano dei sedili alle pareti. Il lato esterno di retro-prospetto, anch’esso in antis come la facciata, ha forma di nicchia semicircolare.

Il tempietto rettangolare minore (m 8,36×4,56/4,40), anch’esso doppiamente in antis e provvisto di sedile interno, si conserva solo nei filari di base; il recinto che lo racchiude è notevolmente esteso (m 50,20×42,50), delimitando una vasta area forse destinata ad accogliere i pellegrini.

Testo tratto da “La Sardegna Nuragica” , a cura di Alberto Moravetti, Paolo Melis, Lavinia Foddai, Elisabetta Alba

http://www.sardegnadigitallibrary.it/documenti/17_27_20180611131452.pdf

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