Tratalias/Giba: nuraghe Meurra

Nuraghe Meurra, Tratalias/Giba

 

Adagiato su una delle emergenze liparitiche (mt. 32 s.l.m.) che fanno da corografia attorno al lago artificiale di Monte Pranu, il nuraghe sorge a nord ovest dei limiti territoriali del comune di Giba, sulla sponda meridionale del Rio Palmas. La fertile piana, che si estende ad ovest per una decina di km. verso gli stagni di Porto Botte e la laguna di Sant’Antioco, ma soprattutto la naturale via di penetrazione tracciata dallo stesso fiume, è uno dei principali motivi della realizzazione di una primaria torre, verso la metà del II millennio a.C. da parte di popolazioni nuragiche, consentendo il controllo del territorio destinato all’allevamento, e in maniera particolare, la gestione dell’acqua, il Rio Mannu che qui diventa Rio Palmas e a quei tempi, come già sottolineato, probabilmente navigabile. Col nuraghe Carroccia e Senzu, entrambi a breve distanza tra loro, costituivano una valida presenza nella gestione dei beni comunitari.

L’edificio è costituito da un corpo unitario che, sull’asse SE NO misura mt. 20,70 di lunghezza e mt. 9 di larghezza. Ben evidente in tutto il versante orientale, propone la presenza di una torre primaria a ovest, avvolta da un possente rifascio spesso mt. 2,40, realizzato in un secondo momento onde consentire la costruzione di un bastione rettilineo a cui addossare l’impianto di una seconda torre. La torre primaria allo svettamento misura mt. 6 di diametro esterno e mt. 10,50 col rifascio. La torre secondaria ha un diametro esterno di mt. 7,30, diametro interno di mt. 3 al riempimento. Tutto il versante occidentale del monumento è soffocato dalla vastità del crollo e dalla fitta vegetazione, per cui è problematica qualsiasi lettura planimetrica. Non si ha alcunapossibilità di avere una lettura dell’ingresso. All’interno della seconda torre (sud est) è visibile l’architrave del corridoio d’andito che la univa, forse, a un cortile che faceva da raccordo con la torre centrale.

La costruzione, realizzata con blocchi di liparite vitrofica rossastra, conserva sul bastione un’altezza di mt. 4, e di mt. 5,80 sulla torre secondaria. Un vasto abitato di capanne sorgeva a nord est del nuraghe. Di esso restano abbondanti tracce di vani circolari e sub circolari delimitati in qualche caso da ortostati. è presente anche una vasca naturale adattata con paramento murario, che raccoglieva acqua piovana.

FONTE: Censimento Archeologico del Territorio – a cura di Remo Forresu

 

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