Sune – Suni: nuraghe Seneghe

 

Nuraghe Seneghe, Suni

TACS s.n.c.

Come arrivare:

Da Suni prendere via Bosa e girare nella traversa sulla sinistra subito dopo via San Pancrazio. Seguire l’andamento della strada fino a raggiungere una vigna, superata la quale si parcheggia e si prende il sentiero sulla sinistra che conduce al nuraghe. Coordinate:  40°16’45″N 8°32’21″E

  

A circa 250 metri a Nord del Protonuraghe Cannedu, a dominio dell’ampia valle di Modolo. Di forma ellittica (m 16,50×15,20), irregolare, la poderosa costruzione è attraversata in senso longitudinale da un corridoio passante con ingressi contrapposti e marginato in entrambe le pareti da ampie aperture che portano a nicchioni o al vano-scala che conduce sul piano superiore.

L’altezza massima dell’edificio si registra a SSO con m 6,00 e 7 filari, mentre a Nord abbiamo 3 metri su 5 filari: l’opera muraria è costituita da blocchi basaltici, poliedrici e di grandi dimensioni, appena sbozzati e disposti a file orizzontali con grosse zeppe di rincalzo e larghi interblocchi. L’ingresso principale, a Sud, è rialzato di m 0,80 rispetto al piano di campagna: ha luce trapezoidale (largh. m 1,40/1,15; alt. m 1,95) ed è sormontato da un robusto architrave (lungh. m 2,45; largh. m 1,40; spess. m 0,90) privo di finestrino di scarico.

Il corridoio retrostante, rettilineo (lungh. m 15,20), di varia larghezza (m 1,35/1,50/1,75) e con un’altezza di m 2,50/2,60, presenta sezione trapezia con soffitto piattabandato da 11 lastroni: si raccorda con l’ingresso secondario, a Nord, di forma trapezoidale (largh. m 1,00/1,32; alt. m 1,80) e delimitato in alto da un architrave (lungh. m 2,40; largh. m 0,80; spess. m 1,05) sprovvisto anch’esso di spiraglio di scarico. Nella parete destra del corridoio, distanziati rispettivamente di m 3,40/3,00/2,25, si succedono gli ingressi a tre nicchie (A, B, C). 

Nicchia A: ingresso trapezoidale (largh. m 1,50/0,85; alt. m 2,30), forma vagamente rettangolare (prof. m 6,00; largh. m 1,40/1,35; alt. m 2,20) e copertura con 7 lastroni disposti a piattabanda.

Nicchia B: ingresso trapezoidale (largh. m 1,50/0,70; alt. m 2,40), forma rettangolare (largh. m 1,50; alt. m 2,45) e soffitto coperto da lastroni. Nella parete di fondo, a fior di suolo, si apre una feritoia (largh. m 0,55; alt. m 0,50) che attraversa tutto lo spessore murario (m 3,40).

Nicchia C: di minori dimensioni rispetto alle precedenti (prof. m 2,30; largh. m 1,10/1,00; alt. m 2,10), ma con uguale ingresso trapezoidale (larg. m 1,10/0,80; alt. m 2,25) e solaio piano. 

Nella parete destra, a m 2,80 dall’ingresso Sud e in asse con la nicchia A, si apre la scala (largh. m 1,50/1,35/1,28; alt. m 2,30), a sezione trapezia, che, svolgendosi verso sinistra, dopo un percorso di circa 6 metri si interrompe a causa del crollo su di un breve ripiano che prende luce da un finestrone trapezoidale (largh. m 1,70/0,70) volto ad Est e rialzato di m 1,00 sul piano di crollo esterno Nella stessa parete destra, a circa 6 metri dall’ingresso alla scala, l’ingresso trapezoidale (largh. m 1,35/0,70; alt. m 2,75) di un vano che piega – speculare al tratto di scala sopra descritto – verso destra per una lunghezza di circa 5 metri, una larghezza di m 1,30/1,65 ed un’altezza di m 2,65: sembra trattarsi una nicchia piuttosto che di una seconda scala che si sarebbe dovuta congiungere nel piano superiore, del quale, in verità, rimangono deboli tracce. Allo stato attuale, infatti, riesce difficile definire gli spazi del piano superiore che si sono ipotizzati del tutto simili a quelli del piano inferiore, mentre è rilevabile un tratto di corridoio (largh. m 1,75/1,35; lungh. m 2,25) che parte dal finestrone verso l’interno della struttura sulla normale del corridoio inferiore.

Intorno all’edificio nuragico si raccolgono copiose ceramiche di età romana. La grandiosità del monumento non era sfuggita all’informatore dell’Angius: “Questo è maggiore di tutti gli altri, è conservato in gran parte. Ha due porte, in una delle quali passa il carro facilmente, nell’altro entra comodamente una persona, e trovasi diversi anditi e poi la scala per cui si va sopra”.

Testo tratto da “Ricerche archeologiche nel Marghine Planargia”, di A.Moravetti – Carlo Delfino editore

nuraghe Seneghe, pianta e sezione
nuraghe Seneghe, pianta e sezione
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