Area archeologica di Tèxere, Ilbono
La tomba dei giganti appartiene al complesso archeologico omonimo. Situata su un piccolo rialzo granitico, sotto alcuni alberi di olivo. Il corpo tombale, disposto lungo l‘asse Nord–Est Sud–Ovest con ingresso a Nord–Est, non appare leggibile nel perimetro esterno. L‘esedra, del tipo a ortostati e stele centinata, è stata edificata con enormi blocchi di granito a profilo piano–convesso con faccia a vista ben lisciata. L‘ala sinistra, della quale si conservano sei ortostati (m 1,25 x 0,90 x 0,20), è slittata in avanti così come quella destra, della quale se ne individuano tre, uno dei quali in situ: si tratta di uno dei due ortostati prossimi alla stele, perfettamente sagomati per adattarsi al profilo della lastra centrale. Di questa rimane buona parte del riquadro inferiore (hm 35; largh m 110; spess m 0,30) marginato dalla consueta cornice in rilievo.
A sinistra dell‘ingresso si rinviene, spezzata, la sommità dello spartito centinato. La camera funeraria presenta pianta rettangolare a sezione trapezoidale: edificata con grandi conci poliedrici, sormontati da filari di blocchi di dimensioni minori messi in opera con l‘ausilio di materiale di rincalzo. Al centro, essi sono sovrastati da due grandi lastroni di copertura (m 1,70 x 1,20 x 0,25); altri tre giacciono accanto al monumento. Meritano un breve cenno alcuni blocchi usati nel paramento interno: due di essi presentano una coppella ovale (m 0,25 x 0,36 x 0,04) nella faccia a vista, gli altri due una coppia di incavi (m 0,35 x 0,30 x 0,03) che sarebbero stati occlusi dai blocchi che li sormontavano (I.83). Ciò attesta un semplice reimpiego di elementi che originariamente avevano un‘altra valenza.
Ambito culturale: Nuragico
Stato di conservazione: buono
Compilatore: Pina Maria Derudas
Testo tratto da “Progetto i nuraghi: Ricognizione archeologica in Ogliastra, Barbagia e Sarcidano – I reperti” 1990 Consorzio Archeosystem
Nell’area di Tèxere, situata in una zona collinare caratterizzata dalla presenza di grossi massi residui dell’alterazione granitica, si attesta la presenza antica di due ambiti culturali: Neolitico e Nuragico. Il primo esprime una valenza cultuale-funeraria con i suoi 7 menhir e le 2 Domus de janas, il secondo è testimoniato dalla presenza di una tomba dei giganti della lunghezza di 16 metri con il vano tombale ancora parzialmente integro, con il riutilizzo per la sua costruzione di alcuni blocchi con coppella probabili parti dei menhir. In loco è ancora visibile la stele centinata facente parte dell’esedra del tipo a ortostati.
Marina Simbula per Sardegna Free Press 2008
Nell’area sono inoltre presenti dei massi decorati da incisioni e coppelle.