Cossoìne: nuraghe Corruoe

 

Nuraghe Corruoe, Cossoìne

 

L’area del nuraghe Corruoe e dell’annesso insediamento è ubicata su un pianoro dominante la sottostante vallata del Campo Giavesu, in un contesto topografico di palese dominio del territorio e della relativa viabilità antica. Per l’età nuragica tale inquadramento territoriale è attestato dalla presenza, a ridosso di un’unica direttrice viaria, dei monumenti relativi ai nuraghi Sighi, Alvu, Aidu, Su Truppu, Accas e s’Ena, Un non dissimile contesto topografico e viario sembra potersi ipotizzare per le successive età storiche, particolarmente per l’età romana e il periodo tardoantico, ponendosi i suddetti centri lungo una viabilità di tipo secondario che con senso di marcia sud-ovest/nord-est confluiva nella principale arteria viaria dell’Isola collegante Cagliari e Porto Torres. In particolare l’insediamento di Corruoe è ubicato lungo la medesima viabilità che serve la vicina chiesa di Santa Maria Iscalas, sorta con tutta probabilità intorno al VI sec. d.C., in un’area anch’essa caratterizzata dalla lunga frequentazione antropica, come attestano le domus de janas che si aprono nel costone roccioso sottostante la chiesa, i resti del nuraghe omonimo con annesso villaggio e un insediamento di età romana di cui sono note alcune sepolture pertinenti alla fase tardoantica.

La preliminare fase di diserbo dell’area acquisita ha messo in luce la presenza di almeno otto capanne subcircolari visibili dal piano odierno di calpestio, delle quali soltanto due rilevabili compiutamente senza intervento di scavo, e una serie di ambienti a pianta rettangolare che, per disposizione planimetrica e tecnica costruttiva, apparivano sin dal principio come pertinenti a fasi storiche di età successiva.

L’insediamento si svolge intorno ai resti dell’omonimo nuraghe monotorre, con altezza superstite di m 4,50 e camera interna, invasa da crollo, nella quale si aprono tre nicchie di luce trapezoidale.

Il pianoro sul quale sono edificati il nuraghe e l’insediamento presenta una parete a strapiombo sul lato est, verso la vallata di Campo Giavesu, ed è delimitato a ovest da un leggero rialzo roccioso. La pulizia dell’area ha evidenziato sul lato est del pianoro, prospiciente il nuraghe, e su quello sud la presenza di resti di un muro di cinta relativo con tutta probabilità ad un bastione difensivo edificato con la medesima tecnica costruttiva del nuraghe; sul lato ovest, invece, sono venuti in luce lacerti cli un analogo paramento murario, situato alla base del rialzo roccioso, che cingeva l’insediamento anche su quel lato; entrambe le strutture murarie si dispongono seguendo l’andamentonaturale del sito, con orientamento nord /sud. Nella parte meridionale dell’area acquisita dal Comune, ove le quote di interro sono sensibilmente superiori, l’attività di diserbo ha evidenziato numerosi allineamenti murari, alcuni dei quali verosimilmente pertinenti ad una sorta di cinta muraria, aventi tutti il medesimo allineamento nord/sud. Va rilevato che alla distanza di m 150 ca in direzione sud è situato, in località Aidu, un nuraghe complesso costituito da mastio centrale e quattro torri in addizione concentrica. in prossimità del quale si trovano i resti di una Tomba di Giganti; l’attività di censimento operata nel 1994 ha escluso la presenza di resti insediativi prospicienti il suddetto nuraghe, che verosimilmente dovette costituire, in un determinato momento storico, parte integrante del medesimo insediamento di Corruoe probabilmente tramite una specifica funzionalità.

Fonte: ANDREA COLETTI BOLLETTINO DI ARCHEOLOGIA 43-45 DEL 1997

Monumenti aperti

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