Nuraghe Piscu, Suelli
Il Piscu è un nuraghe di tipo complesso, formato da una torre principale alla quale è stato aggiunto un bastione con quattro torri: un antemurale pentalobato, ora ridotto al profilo di base, delimita l’intera struttura.
La torre principale, circolare (diam. m 11; alt. m 9,10), ha ingresso volto a SE seguito dal corridoio (lungh. m 3,22; alt. m 3,05), a sezione angolare, con due nicchie contrapposte. La camera, eccentrica e circolare (diam. m 5,20; alt. m 5), ora svettata, è priva di vani sussidiari.
Non si conserva traccia della scala, sia nell’andito che nella camera, per cui l’accesso alla sommità della torre doveva avvenire dagli spalti.
Il bastione (m 34,60×33,30) presenta schema di pianta insolito: le cortine retto-curvilinee, infatti, raccordano quattro torri secondarie due delle quali sono contigue, per chi la planimetria generale sembra simile a quella di un trilobato. Sembra evidente che la torre del bastione di maggiori dimensioni sia stata aggiunta successivamente alla costruzione dell’impianto trilobato.
Al corpo aggiunto si accede mediante un ingresso, a SE, seguito da un andito con due nicchie contrapposte. Nel cortile, di pianta irregolare (m 10,40×3,20), si aprono gli ingressi di tre torri secondarie: una contrapposta al mastio e due contigue.
Nella torre anteriore (diam. m 11,20) circolare con feritoie (diam. m 3,80); la camera della torre di retro-prospetto (diam. m 8) è priva di spazi sussidiari. Intorno al bastione si sviluppa un ampio antemurale con torri sporgenti dalle cortine murarie, purtroppo ora in gran parte demolito ed appena affiorante sul terreno. La torre ad Est del nuraghe, quella meglio conservata, presenta pianta circolare (diam. m 7,00) e un vano interno (diam. m 3,00) privo di spazi sussidiari. All’interno dell’area compresa fra antemurale e bastione alcune capanne cir- colari ed altre quadrangolari con setti divisori.
Il nuraghe venne scavato nel 1860 dallo Spano, mentre negli anni 1980- 88 il complesso è stato indagato da Vincenzo Santoni. Nella cortina muraria compresa tra le due torri di prospetto è risparmiata una nicchia con pozzo.
FONTE: Sardegna Archeologica dal cielo di A.Moravetti