Ortacesus: necropoli di Mitz’e Siddi

 

 

Necropoli di Mitz’e Siddi, Ortacesus

 

Il sito è ubicato fra gli uliveti e i vigneti a ridosso della S.S. 128.Numerose sono state le campagne di scavo archeologico condotte nell’area dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano,ad oggi esattamente sette, le quali hanno rinvenuto circa duecento tombe di età punica-romana risalenti al 6° secolo, in un totale di superficie di circa 1300 metri quadri. Di queste, circa cinquanta sono state oggetto di valorizzazione e inserite in un percorso tracciato per i visitatori.Nonostante la maggioranza di esse appartenga alla fase romana della storia sarda, sono presenti anche sepolture i cui ornamenti funerari sono di tradizione punica, esempio amuleti in osso, vasellame, monete.I limiti della necropoli sono stati identificati per il lato nord-ovest e quello sud-ovest, mentre i rinvenimenti delle sepolture si allargano verso i lati nord-est e sud-ovest, il che fa pensare che la sua superficie e la sua estensione siano ancora notevoli.Le sepolture rinvenute presentano diverse tipologie funerarie e di deposizione degli inumati, e ciò permette di fare alcune considerazioni circa la loro ubicazione e il loro orientamento.La tipologia a fossa prevale nettamente sulle altre tipologie, esse sono disposte sul terreno a “raggruppamenti” dovuti probabilmente alle diverse epoche di utilizzo dell’area funeraria.Questi raggruppamenti possono essere inoltre spiegati, con la ricerca delle zone il cui il bancone roccioso era più friabile e quindi più facile e maneggevole per lo scavo.Si possono identificare quattro raggruppamenti al centro dell’area di scavo: uno di piccole fosse rettangolari nel lato nord-ovest, uno di tombe alla cappuccina a ovest, ed uno di fosse con tracce di bruciato a sud-ovest.Nelle 200 sepolture riportate alla luce nella necropoli di Mitza de Siddi, le tipologie funerarie adottate sono diverse: la maggior parte di esse, 111, sono tombe a fossa semplice e risultano scavate direttamente nel banco di roccia che costituiva il piano di calpestio antico; hanno una profondità di circa 70cm ed al loro interno veniva deposto il defunto con il suo corredo funerario.Di queste 111 tombe a fossa, 7 si presentavano coperte da lastre in pietra, 2 con inumato sotto nicchia laterale, 2 coperte da tegoloni di terracotta usati come lastre, 3 fosse tagliano altrattante sepolture precedenti, 2 tombe sono divise da tegole piatte in terracotta, 1 riutilizza la fossa di un bustum (rogo preparato nello stesso luogo dove poi avviene la sepoltura), 2 tombe presentano due livelli di sepoltura con altrettanti inumati, 30 sono piccole fosse rettangolari (probabilmente tombe infantili) e 4 sono fosse strette e lunghe.Un’altra tipologia di sepoltura, per un totale di 20 tombe, è quella delle tombe alla “cappuccina”.Sono presenti inoltre, numerose sepolture ad “incinerazione”: cinque fossette circolari contenenti l’urna cineraria; tre urne cinerarie poggiate semplicemente sul bancone roccioso; due urne cinerarie collocate ai piedi di tombe a fossa; resti ossei combusti coperti da un piccolo tumulo di pietre; un’urna cineraria coperta dal fondo di un’anfora; un’urna in piombo; sei busta.Infine la presenza di 6 scheletri adagiati direttamente sul bancone roccioso; uno scheletro adagiato sul bancone la coperto con tegoloni di terracotta; 2 piccole tombe a cista rettangolare realizzate con tegoloni di terracotta; una sepoltura ad enchytrismòs.Modalità di deposizioneLe inumazioniNelle tombe a fossa di Mitza de Siddi il rituale sepolcrale prevedeva che l’inumato venisse adagiato supino, con le braccia distese lungo i fianchi e gli arti inferiori distesi ed accostati.Probabilmente il corpo veniva avvolto in un sudario.Il corredo funerario veniva sistemato di solito accanto ai piedi o vicino alla testa del defunto.

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