Gonnos – Gonnosfanadiga: tomba dei giganti di San Cosimo

 

Tomba dei giganti di San Cosimo, Gonnosfanadiga

 

La tomba di giganti di S. Cosimo è situata nel territorio di Gonnosfanadiga. È conosciuta anche come “Sa grutta deSantu Giuanni”. Il monumento fu scoperto dall’allora proprietario del terreno, il quale durante i lavori di disboscamento recuperò sei vasi dal vano tombale.
Nell’anno 1981 il professor G. Ugas diresse i lavori di scavo portando alla luce la tomba di giganti. Una piattaforma di pietre di medie dimensioni rifascia la camera e si unisce al paramento dell’esedra. Aveva la doppia funzione di fornire maggiore staticità all’edificio ed
evitare l’infiltrazione dell’acqua piovana all’interno della camera.
Al paramento esterno si congiungono due recinti a ortostati disposti in due file, i quali delimitano le fiancate della camera. In ugual modo le ali dell’esedra sono unite da una serie di ortostati disposti a semicerchio. Il professor G. Ugas, basandosi sull’analisi delle unità stratigrafiche, attribuisce i tre recinti alla frequentazione romana del sito. Le aree così delimitate avrebbero svolto la funzione di recinti per il bestiame.
La tomba di giganti di S. Cosimo è orientata a Sud.
 Scavi abusivi hanno sconvolto la stratigrafia della camera, il cui contenuto è stato in parte riversato lungo le fiancate del monumento. 
L’esedra è costituita da grossi blocchi di granito disposti a filari ad altezza decrescente dall’ingresso ai lati. La lunghezza delle ali è percorsa da un basso  bancone sedile. Nell’area a destra dell’ingresso è presente un focolare. Manca la stele centrale mentre sembra fosse presente il portello di chiusura, analogamente a Iloi 2, Sedilo. L’esedra ha una corda di m. 17,70 e una freccia di m. 5,60.
I manufatti riconducibili a una forma ceramica sono pochi. Sono dodici e sisuddividono in quattro categorie: ciotole, poculi, olle a tesa interna, olle. Laciotola è predominante. Le due forme chiuse, olla a tesa interna e olla, sonoentrambe attestate da sei reperti. Forme aperte e chiuse si equiparano. Purtroppo non è stato possibile risalire al numero totale di ritrovamenti.
Così come per la tomba di giganti di Bidistili a Fonni, non si conosce la mole di materiale non diagnostico. A causa della scarsità della documentazione non si conosce l’esatta
collocazione dei reperti. Per questo motivo non è possibile sapere se per i rituali si utilizzasse tutta l’area dell’esedra o se si prediligesse una zona piuttosto che un’altra.
 
 La camera funeraria è del tipo a filari. Ha una pianta rettangolare absidata nella parte finale, lunga m. 16,50 e larga m. 1,58. Il pavimento, solo in parte ancora visibile, è costituito da pietre di piccole e medie dimensioni. La copertura, anch’essa solo in parte visibile, è costituita da lastroni disposti a piattabanda.  Nella pubblicazione del 1981 si menzionano solo i reperti diagnostici e la ricerca nei diversi archivi non ha dato i risultati sperati.
Il pavimento della camera fu costruito sotto il livello del piano di calpestio, togliendo monumentalità agli alzati, i quali sono visibili solo a metà della loro altezza totale.
Come si è precedentemente accennato l’allora proprietario del terreno trovò un gruppo di sei vasi durante i lavori di disboscamento. A questi si aggiungono i materiali trovati durante la campagna di scavo. Si attestano cinque fogge ceramiche, di cui tre aperte e due chiuse. Le forme chiuse costituiscono tuttavia la maggioranza in numero di sette contro cinque.
L’olla a tesa interna è la categoria predominante. Questa foggia vascolare è sempre decorata e ben rifinita.Anche per la camera non si è risaliti al numero complessivo di reperti non diagnostici. Insieme con il materiale vascolare sono state ritrovate anche schegge di ossidiana ma soprattutto vaghi di collana di vetro e di pasta vitrea. I primi sono in vetro blu, verde, marrone, beige, chiaro – variegato. I vaghi di pasta vitrea sono adischetto, a rotellina dentata, tubulari a solcature verticali del tipo segmented beads. Sono in vetro blu e verde. I vaghi facevano sicuramente parte del corredo funerario di una donna.
Fonte: Isabella Atzeni
ASPETTI E PROBLEMATICHE DEL RITUALE FUNERARIO DI ETÀ NURAGICA
https://www.academia.edu/2572124/ASPETTI_E_PROBLEMATICHE_DEL_RITUALE_FUNERARIO_DI_ETÀ_NURAGICA
San Cosimo - Planimetria e sezioni
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