đĻđŽđ¯đŽđđŧ đđ´ đēđŽđ´đ´đļđŧ, đŽđšđšđ˛ đŧđŋđ˛ đđ´,đ¯đŦ đģđ˛đšđšđŽ đĻđŽđšđŽ đ đŧđđđŋđ˛ đąđ˛đš đ đđđ˛đŧ đđŋđ°đĩđ˛đŧđšđŧđ´đļđ°đŧ đąđļ đŠđļđšđšđŽđģđŧđđŽđŗđŧđŋđŋđ, đđ˛đŋđŋđŽĖ đļđģđŽđđ´đđŋđŽđđŽ đšđŽ đēđŧđđđŋđŽ đąâđŽđŋđđ˛ âđđ đđđĨđđđđĸ đđđđđ đŠđđ§đâ, đŊđ˛đŋđđŧđģđŽđšđ˛ đąđļ đĻđ˛đŋđ˛đģđŽ đđŽđđļđŧ, đļđģ đŧđ°đ°đŽđđļđŧđģđ˛ đąđ˛đļ đđđŧđļ đ°đļđģđžđđŽđģđâđŽđģđģđļ đąđļ đŋđļđ°đ˛đŋđ°đŽ đŊđļđđđŧđŋđļđ°đŽ, đŽ đ°đđŋđŽ đąđļ đđšđ˛đđđŽđģđąđŋđŽ đĻđŧđŋđ°đļđģđ˛đšđšđļ
Alle ore 19,30, Tiziana Pili presenterà i libri âLatte e inganniâ e âFrasi scritte per sbaglioâ. Moderatrice Serena Fazio, interventi di Nello DelÚ e fotografie di Raffaele Congiu
La serata proseguirà con un apericena
Lâesposizione sarà visitabile con ingresso libero, sino a venerdÃŦ 31 maggio, dal martedÃŦ alla domenica (h. 9,30 / 13 – h. 15,30 / 19)
Per info 070 9300050 / 333 1760216
à il ciclo dell’esistenza di tutti gli esseri viventi , un cammino naturale fatto di nascita, crescita e invecchiamento, fino al giorno in cui si lascia questo mondo. L’uovo o cerchio è rotondità e centralità , compiutezza, armonia, sacralità , simbolo dell’assoluto e della totalità . E’ immagine dell’universo: rappresenta il cielo e la terra, la pace sperimentata nel grembo materno. E’ il recinto sacro, la femminilità e la Grande Madre.
Il cerchio è anche sacco amniotico, comfort zone, è spazio inclusivo. L’abbraccio è circolare. Il grembo materno è circolare.
Diversamente dal quadrato, il cerchio non allude alla difesa ma alla perfezione. L’IO si dilata e si appropria dello spazio: diventa CORPO, GIACIGLIO, STANZA, CASA, QUARTIERE, CITTA’, REGIONE, NAZIONE.
Gli spazi architettonici riferibili al cerchio sono le cavità rotonde, le cupole, le piazze, le città e anche la CASA, luogo del “sacro” presso i romani (altare dei Lari). La cupola fu adottata da cristiani e mussulmani come espressione del sacro, del divino.
Quando alle società matriarcali ispirate al mito della Grande Madre si sostituirono le società patriarcali, dominate dal maschio, alla donna fu annesso il MALE. Il Medio Evo la trasforma in strega, spesso seduttrice e poi Sirena, Zingara, Angelo Azzurro. L’architettura del male è oscura, tetra: caverna, chiocciola, cunicolo, labirinto…ricerca estenuante e gioco, l’imprevisto e il possibile. L’elica e la spirale sono simbolo di sviluppo, di crescita.
La casa è protettiva: per la donna è prigione e regno, ma è anche angolo segreto, nicchia, camera segreta. Esclusa dal sociale la donna si identifica con la casa: la odia e la ama. Virginia Woolf nel libro “Una stanza tutta per sè” scrive: La donna è sempre stata la regina della casa, ma prima nella casa non aveva una stanza sua. La cucina, la camera, la condivideva con altre persone. L’uomo aveva lo studio, la biblioteca, lei non aveva spazi propri, perchÊ era ancillare, sempre in funzione di qualcun altro. Lo spazio proprio è una conquista, perchÊ corrisponde simbolicamente a uno spazio mentale, che diventa realeâ.
La donna osserva il mondo dall’interno, attraverso una finestra, una tenda , una porta socchiusa. Fuori la strada è minacciosa, ostile, luogo di aggressività maschile. Gli sguardi toccano il corpo, ne seguono i movimenti, ne violano l’intimità ….Solo le donne libere dominano lo spazio esterno, ne assaporano gli odori, i colori. Abitano i luoghi…
www.serenafazio.it
Il cerchio è anche sacco amniotico, comfort zone, è spazio inclusivo. L’abbraccio è circolare. Il grembo materno è circolare.
Diversamente dal quadrato, il cerchio non allude alla difesa ma alla perfezione. L’IO si dilata e si appropria dello spazio: diventa CORPO, GIACIGLIO, STANZA, CASA, QUARTIERE, CITTA’, REGIONE, NAZIONE.
Gli spazi architettonici riferibili al cerchio sono le cavità rotonde, le cupole, le piazze, le città e anche la CASA, luogo del “sacro” presso i romani (altare dei Lari). La cupola fu adottata da cristiani e mussulmani come espressione del sacro, del divino.
Quando alle società matriarcali ispirate al mito della Grande Madre si sostituirono le società patriarcali, dominate dal maschio, alla donna fu annesso il MALE. Il Medio Evo la trasforma in strega, spesso seduttrice e poi Sirena, Zingara, Angelo Azzurro. L’architettura del male è oscura, tetra: caverna, chiocciola, cunicolo, labirinto…ricerca estenuante e gioco, l’imprevisto e il possibile. L’elica e la spirale sono simbolo di sviluppo, di crescita.
La casa è protettiva: per la donna è prigione e regno, ma è anche angolo segreto, nicchia, camera segreta. Esclusa dal sociale la donna si identifica con la casa: la odia e la ama. Virginia Woolf nel libro “Una stanza tutta per sè” scrive: La donna è sempre stata la regina della casa, ma prima nella casa non aveva una stanza sua. La cucina, la camera, la condivideva con altre persone. L’uomo aveva lo studio, la biblioteca, lei non aveva spazi propri, perchÊ era ancillare, sempre in funzione di qualcun altro. Lo spazio proprio è una conquista, perchÊ corrisponde simbolicamente a uno spazio mentale, che diventa realeâ.
La donna osserva il mondo dall’interno, attraverso una finestra, una tenda , una porta socchiusa. Fuori la strada è minacciosa, ostile, luogo di aggressività maschile. Gli sguardi toccano il corpo, ne seguono i movimenti, ne violano l’intimità ….Solo le donne libere dominano lo spazio esterno, ne assaporano gli odori, i colori. Abitano i luoghi…
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