Macumère – Macomer: area archeologica di Tamuli

 

 

Parco archeologico di Tamuli, Macomer

 

Coop. Esedra

Da via Emilio Lussu si seguono le indicazioni e si imbocca la strada per Tamuli e Sant’Antonio, fino all’area di sosta del parco archeologico. Coordinate:  40°15’38″N 8°43’3″E

L’area archeologica di Tamuli, Macomer, comprende tre tombe di giganti, sei betili, un nuraghe e un villaggio.

TOMBA DI GIGANTI TAMULI I

La Tomba I di Tamuli, nota fin dall’Ottocento per la presenza di 6 betili, tre dei quali segnati da bozze mammillari, fa parte di un vasto complesso nuragico comprendente altre due tombe megalitiche, un nuraghe e tracce del villaggio. Nell’area circostante si contano numerosi nuraghi (Funtana Ide, Sa Pattada, Fiorosu, etc.) ed una tomba di giganti in prossimità del Nuraghe Pattada.

La sepoltura ripete lo schema planimetrico classico del modulo architettonico: ampia esedra semicircolare, corpo tombale allungato e absidato e camera funeraria rettangolare. La tomba si dispone lungo l’asse NO-SE con l’ampia esedra semicircolare orientata a SE. La lunghezza e la larghezza massima misurano rispettivamente m 22,40 e m 20,60. Il corpo tombale è lungo m 14,30 ed è largo m 7,20 in corrispondenza dell’incontro con le ali dell’esedra, mentre nella parte posteriore abbiamo m 7,00. La corda dell’esedra misura m 14,80,mentre la freccia ha una profondità di m 7,20.

L’arco dell’emiciclo è marginato da una banchina sedile con 14 pietre nell’ala sinistra e 13 in quella destra (largh. da m 0,40 a m 0,55; lungh. da m 0,35 a m 0,40; alt. da m 0,18 m 0,20).

Il vano funerario, di pianta rettangolare con tendenza a restringersi lievemente verso l’ingresso, è lungo m 9,50 e largo nel tratto anteriore m 1,30. Del paramento murario della cella funeraria residua in prossimità dell’ingresso, un solo ortostato di base finemente squadrato. La lastra di testata del corridoio, con cornici in rilievo negativo, si conserva per poco più di due terzi della sua altezza originaria (m 0,92; largh. m 1,41/1,40; spess. m 0,26). In prossimità degli spigoli superiori presentava due triangoli ribassati i cui cateti corrispondevano a quelli della lastra medesima, mentre l’ipotenusa appariva convessa.

L’ingresso al corridoio funerario è dato da una lastra forata dal portello, a luce trapezia, sopra una soglia alta da 8 a 10 cm, a m 3,80. Al centro dell’emiciclo giace il concio a dentelli. È ben lavorato nella faccia anteriore che presenta, al centro, una rientranza di cm 4,5 di saetta, mentre è sbozzata sommariamente nella faccia posteriore dove si osservano i consueti quattro dentelli, appena accennati e smussati, tre incassi poco profondi e una breve risega che termina con un taglio netto.

Nell’area dell’esedra e tutt’intorno alla tomba sono visibili il chiusino e numerosi conci finemente lavorati e di varia forma (semicircolare, trapezoidale, troncopiramidale, etc.), tutti elementi che stanno ad attestare la grandiosità e la particolare bellezza del monumento.

Lungo la fiancata sinistra della tomba si dispongono ora i sei betili di forma conica e a sezione piano convessa, terminanti in alto ad angolo acuto in visione frontale. I tre cippi di maggiori dimensioni sono provvisti, nel terzo superiore, di due bozze coniche, distanti fra di loro da 5 a 8 cm e rilevate da 3 a 4 cm. La bozza destra dei tre monoliti appare più accentuata di quella sinistra. L’altezza dei betili varia da m 1,24 a m 1,40 per i tre mammillati e da m 0,95 a m 1,08 per quelli lisci

TOMBA DI GIGANTI TAMULI II

La Tomba II, ad appena 40 metri dalla tomba con betili, è disposta lungo l’asse NO-SE con ampia esedra orientata a SE. Allo stato attuale il monumento si presenta come un cumulo di massi e terra nel quale si riconoscono il perimetro affiorante e incompleto dell’abside, delle fiancate laterali e dell’esedra.

Il perimetro esterno della tomba è delimitato da una sorta di crepidine che forma un basso gradino, così come si osserva nella Tomba I. Della camera funeraria è visibile la soglia (lungh. m 1,20; largh. m 1,54), rialzata di m 0,10 dal piano pavimentale che è costituito da lastroni ben squadrati e commessi. Del paramento del vano funerario residua una sola lastra ora al centro del corridoio ben lavorata nella faccia a vista. Nell’emiciclo giacciono alcune pietre piatte e levigate che facevano parte della pavimentazione del monumento. Le dimensioni della tomba sono le seguenti: Lunghezza del corpo tombale, compresa la profondità dell’esedra, m 17,40; larghezza massima fra le ali dell’esedra, m 14,50; lunghezza del corpo tombale, m 11,40; lunghezza del vano funerario rettangolare, m 8,20; largh. vano funerario m 0,85. Intorno alla tomba si notano conci lavorati ed archi monolitici cavi.

TOMBA DI GIGANTI TAMULI III

Il monumento, forse una sepoltura dolmenica più che una tomba di giganti, si trova a meno di un centinaio di metri dalla tomba con betili. La struttura appare in pessimo stato di conservazione, ricoperta in gran parte da terriccio che impedisce di leggere correttamente le sue strutture e di definirne meglio la tipologia.

Disposta lungo l’asse NO-SE con la fronte volta a SE, la tomba ha una lunghezza rilevabile di circa 8 metri con un corridoio appena leggibile nel fondo (lungh. m 2,20; largh. m 1,75) ove è possibile misurare la lastra di testata (lungh. m 1,35; largh. 1,05; alt. 0,41) chiusa ai lati da due blocchi di trachite. L’opera muraria del vano funerario è a filari.

NURAGHE TAMULI

Il monumento sorge su di uno sperone roccioso, in prossimità delle note tombe di giganti, mentre a m 875, a ESE, si trova il Nuraghe Fuscas e a m 970, verso SE, si incontra il Nuraghe Funtana Ide. Nella sua stesura planimetrica, il nuraghe, costituito da una torre con un bastione bilobato aggiunto sulla fronte, sembra chiaramente condizionato dalla morfologia della roccia sulla quale è stato costruito.

L’edificio misura m 16,30 sull’asse NE-SO e m 12,50 su quello NO-SE, mentre il bastione conserva una altezza di m 2,15 a Sud. Il mastio, di pianta circolare (asse SO-NE m 8,60; asse NO-SE m 9,50), si conserva per una altezza residua di m 1,75 a NO (4 filari), e m 1,60 a SE (5 filari).

L’ingresso alla torre, volto a SE, a luce rettangolare (alt. m 1,05; largh. m 0,75) con architrave (lungh. m 1,75; largh. m 0,80; spess. m 0,55), introduce in un corridoio (largh. m 1,00/0,90; alt. m 1,60) ora a cielo aperto e agibile, attualmente, per circa 3 metri, prima di essere interrotto dalle macerie.

Il bastione presenta due lobi che porterebbero ad ipotizzare l’esistenza di due torri, cosa questa che non appare del tutto chiara senza un intervento di scavo.

Nella “torretta” di sinistra, a Sud, si apre un ingresso quadrangolare (alt. m 1,10; largh. m 1,30), sormontato da un architrave (lungh. m 1,65; largh. m 0,65; spess. m 0,65) e sopraelevato di m 0,65.

Questo ingresso immette in un corridoio in parte crollato che volge a gomito per circa 6 metri fin quasi all’altezza del mastio con una larghezza di m 0,85 ed una altezza residua di m 2,00 con 6 filari. 

Il profilo destro del bastione misura m 5,00 nell’asse Ovest-Est e m 8,50 in quello Nord-Sud. In prossimità del monumento è stata segnalata una fonte nuragica.

Testo e illustrazioni tratti da “Ricerche archeologiche nel Marghine Planargia” di A. Moravetti

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