Osini: nuraghe Serbissi

 

Nuraghe Serbissi, Osini 

 

Archeo Taccu

Come arrivare:

Da Osini si prende la strada per il “Taccu” si sale sull’altopiano passando per la “Scala di San Giorgio”. dopo circa 2,5 km si arriva ad un bivio segnalato da un cartello per il nuraghe. Si svolta a destra e si prosegue per circa 1,5 km su una strada asfaltata. Al primo bivio si svolta a destra e si procede su strada sterrata per km 3 fino ad arrivare a un sentiero che conduce al nuraghe. In alternativa è possibile arrivare da Gairo Taquisara seguendo il sentiero che conduce fino alla grotta Serbissi e fino alla sommità dell’altura. Coordinate:  39°50’43″N 9°27’40″E

Il sito di Serbissi comprende un nuraghe complesso con annesso villaggio, una grotta con due ingressi e due tombe di giganti. Il nuraghe edificato sul piano di roc cia di cui ingloba le asperità è formato da una torre principale e da tre torri secondarie due delle quali aggiunte ai lati del mastio mentre la terza è situata sul retro.

Una cortina muraria ad andamento curvilineo raccorda sulla fronte le torri secondarie poste a destra e a sinistra dellingresso al mastio (lungh. m 32).

Sulla cortina di raccordo, in posizione decentrata verso la torre laterale sinistra, è aperto lingresso al monumento fornito di soglia che immette in un andito, con nicchia sulla parete destra, e da questo in un corridoio curvilineo che collega tra loro le torri. La torre principale situata in posizione centrale più elevata è realizzata con blocchi posti su filari regolari, Lingresso architravato, rivolto a SE, introduce in un andito strombato con copertura angolare ad altezza crescente verso la camera. Sulla parete sinistra si apre il vanoscala preceduto da un piccolo disimpegno che con 28 gradini conduceva ai piani superiori.

La camera del piano terra, a pianta circolare irregolare (diam. m 4/3; alt. m 5,50) priva di vani sussidiari con serva intatta la copertura ad ogiva e la pavimentazione ad acciottolato.

Il vano superiore ha pianta ovale (diam. m 2,40/1,80; alt. m 1,55) con pavimento formato da lastre litiche e presenta le aperture di due piccoli ripostigli.

Davanti allingresso del mastio si svi luppa un corridoio che, con percorso anulare, collega le diverse torri: si tratta di uno spazio angusto con pavimento a selciato delimitato dalle torri principale e laterale sinistra e dalla cortina muraria interna del bastione.

La torre secondaria a destra dellingresso (diam. m 7; alt. m 6), inglobata nel bastione, si addossa a quella principale. La struttura racchiude una camera con ingresso trapezoidale rivolto a Sud (alt. m 2,90) e sopraelevato di m 2,50 circa sul piano del corridoio ed un ambiente sottostante, chiuso a tholos, accessibile dal pavimento della camera sovrastante rimuovendo la pietra terminale della volta. Questo ambiente inferiore poteva fungere da magazzino.

Lambiente superiore presenta pavimento lastricato con focolare e una concavità presso lingresso, La torre situata tra il mastio e la torre sinistra (diam. m 8; alt. m 6,50) ha ingresso rivolto a SE che si apre su un corridoio coassiale a quello del ba stione.

Questo ingresso immette in un andito strombato con nicchia a destra. La camera (diam. m 4,60; alt. m3) conserva sei feritoie poco rialzate accanto alle quali sono state rinvenute delle basi in pietra di difficile interpretazione.

La torre a sinistra (diam. m 7; alt. m 3,30) ha ingresso a NE che introduce in un andito rettilineo di accesso alla camera interna (diam. m 3,80; alt. m 3,50) fornita di sette feritoie strombate verso linterno. Dellabitato che si estende attorno al nuraghe sono stati individuati otto ambienti collegati tra loro secondo uno schema documentato negli isolati con sviluppo centripeto

Testo tratto da: “Sardegna archeologica dal cielo – dai circoli megalitici alle torri nuragiche” Di A.Moravetti e G.Alvito

 

 

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